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Chiellini: “Il gol di Firenze? Capita. CR7 si è accorto della nostra grande forza. Champions? Da marzo sarà una giungla”

03.12.2018 | 20:38

Il difensore e capitano della Juventus Giorgio Chiellini, a margine del Gran Galà del Calcio, ha parlato toccando diversi argomenti ai microfoni di Sky: “Gol in rovesciata e di destro a Firenze? Capita quando ci provi. Poi conta non prenderli per me i gol. Cosa sta dando la Juventus a Cristiano Ronaldo? Lui si è accorto che c’era dietro una squadra importante. A Valencia l’ha capito realmente, giocandoci contro lo percepisci, ma a Valencia abbiamo dimostrato di essere squadra per lui e anche senza di lui. Siamo cresciuti in autostima, Cristiano è la ciliegina sulla torta. Lui approccia e lavora in modo incredibile ed è un esempio. Ci sta dando quello che Pirlo ci diede nel 2011 in Italia. Cristiano ce lo sta dando quel qualcosa in più in Europa. E’ diverso, migliora la squadra attorno. La Champions? Da marzo sarà una giungla, entreranno in gioco tanti fattori. Tenere questo ritmo fino alla fine? Un po’ di assenze le abbiamo avute. Si sta formando e creando un undici base, ma qualcosa cambia rispetto all’inizio. Quando tutto va troppo bene la sorpresa c’è sempre, capiterà ed è fisiologico. Siamo stati bravissimi a Milano e Firenze, eravamo stanchissimi venerdì ma abbiamo fatto uno sforzo mentale incredibile. Servirà tutta la rosa. Qualcuno è sacrificato ora, ma saranno tutti utili quando qualcuno non sarà al massimo. Buffon è partito e Bonucci è tornato? Per Gigi era tutto scritto. E’ un vuoto non tanto in campo, perché pure per me capiterà e ci sarà qualcuno più bravo, ma fuori era un punto di riferimento specie per gli stranieri. Cristiano ha colmato quel vuoto naturale che ha lasciato Gigi. Su Leo qualcuno ha storto il naso, ma era come non fosse mai andato. Dentro e fuori dal campo è fondamentale, ci esaltiamo a vicenda mettendo in risalto i nostri pregi. Con queste persone accanto vengono a galla i pregi. La nostra guida è l’allenatore, è come lo chef che mette ingredienti al momento giusto. Sa cosa dire e come dire. Non c’è nulla di prestabilito a seconda delle partite. Cosa porto con me di Davide Astori? Il suo sorriso. Era un ragazzo piacevole, con tanti hobby e pieno di gioia. A Milano con la Nazionale ho visto i fratelli, il papà e i nipoti. E’ sempre un’emozione. Non posso immaginare il dolore che provano, però capisci come andare avanti. Con la Fiorentina, al di là della rivalità, era il modo quello di far capire che gli vogliamo bene e abbiamo stima di Davide. E’ stato un gesto importante, lasciando stare quello che è successo fuori. La Fiesole non ci ha fischiato. Ero all’oscuro di quanto successo fuori”.

Foto: Chiellini Twitter