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Chiellini: “L’Italia è stata fortunata a trovare libero Spalletti. Mondiali mancati? Alcuni di noi non erano in forma”

13.06.2024 | 10:26

Giorgio Chiellini, ex difensore della Juventus e della Nazionale con cui ha vinto l’Europeo nel 2021, ha rilasciato una lunga intervista alla Suddeutsche Zeitung in Germania in cui ha presentato gli Europei, ha parlato di Spalletti e di quel Mondiale mancato ma non solo. Ecco le sue parole:

Quella finale vista a Berlino è stata fantastica, ma il ricordo più bello per me è la serata di Wembley tre anni fa, sul campo. In quel torneo abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, però dall’inizio alla fine nessuna squadra è stata costante come la nostra”. Su Euro2020: “Aveva creato il gruppo, rendendolo speciale in circostanze difficili. Quell’Europeo ha rappresentato il culmine di un percorso di tre anni, iniziato con una grande delusione: la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018. Lui ha avuto il coraggio di credere in noi giocatori e di integrarne di nuovi giocatori durante tutto il suo mandato, ma soprattutto durante quel torneo. Penso a Federico Chiesa, che era in panchina all’inizio, e poi a me: ho saltato due partite per infortunio, col Galles e con l’Austria. Ci piaceva tenere palla. Verratti, Jorginho, Insigne, Barella: erano tutti giocatori tecnici e di qualità. Sapevamo anche difendere, quando era necessario, e siamo stati in grado di battere in semifinale un avversario come la Spagna, che era più forte di noi col pallone. Ma quella è stata una grande eccezione. Gli spagnoli hanno avuto il 70% di possesso palla e il loro Dani Olmo era quasi inarrestabile. Ci sembrava di non potere più toccare il pallone. Forse Jorginho e Verratti ne soffrivano, io invece ci sguazzavo, come un pesce nell’acqua. In fin dei conti, il calcio è fare gol. Non si vince col possesso palla”. Sui Mondiali mancati: “Eravamo ancora ebbri di felicità per l’Europeo, quando pareggiammo in casa con la Bulgaria nella prima partita di qualificazione. Poi ci siamo resi conto del fatto che giocare con l’entusiasmo della vittoria e inseguire un sogno è completamente diverso dal dovere sopportare la pressione di evitare una “tragedia” sportiva. Non siamo riusciti a gestire questa situazione: i due rigori sbagliati nelle due partite cruciali contro la Svizzera lo dimostrano. In più, rispetto all’Europeo, alcuni tra noi non erano in forma, bisogna essere onesti”. Su Spalletti: “La cosa importante è che, dopo il trauma, l’Italia sia stata fortunata nel trovare libero Luciano Spalletti, che aveva appena raggiunto l’apice con lo scudetto del Napoli. La sua nomina è stata un meritato riconoscimento meritato, ma anche la soluzione ai problemi della Nazionale”.

Foto: instagram Los Angeles FC