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Chiellini: “Non bisogna sottovalutare l’avversario. Pirlo? Il problema è stato di tutta la Juve”

24.03.2021 | 17:50

Conferenza stampa di Giorgio Chiellini e Roberto Mancini allo stadio Tardini di Parma, in vista della gara di domani contro l’Irlanda del Nord, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2022.

Queste le parole di Chiellini: “Non rischiamo di sottovalutare la partita, ci siamo scottati anni fa, sappiamo l’importanza della partita in sé. Non puoi sbagliare, non sono preoccupato dell’approccio dal punto di vista mentale. E’ una partita da vincere e giocare, anche se non sarà semplice per molti motivi. C’è una squadra diametralmente opposta rispetto alle nostre caratteristiche. Se riescono a imbrigliarci un po’ sono pericolosi. Dal punto di vista tecnico non è facile, mentalmente siamo maturi”.

Su Pirlo. “La squadra non ha fatto come si sperava quest’anno, ma il problema è della Juventus in generale. Non credo di dovere rispondere più che altro perché ci sono domande sulle nazionali. Hanno parlato in maniera esaustiva sia Nedved che Paratici dopo la partita. Credo abbiano chiarito le cose”.

Sul momento. “Stare con questo gruppo, con i ragazzi… io c’ero alla prima di Nations League contro la Polonia, vivere questo ambiente ti dà molto, a prescindere dal momento della Juventus. Tutti i giocatori vogliono andare in Nazionale, l’ambiente è magico, stare qui ti rigenera. Da tanti mesi che non ci vediamo, un po’ di ruggine ci sarà. Domenica hanno giocato quasi tutti, lunedì era didattica in campo. Magari ci può stare la ruggine”.

Sui giovani. “Il gruppo è bello vederlo crescere, se pensiamo alla squadra sta crescendo molto. La cosa più bella che ho visto in questi due anni abbondanti è stato che fossimo tutti intercambiabili. La squadra ha sempre fatto bene, vuol dire che quando si lavora c’è un’idea di fondo comune che viene assimilata. Poi ci sono giocatori cardine, importanti. Ma sono mancati tutti, Verratti, Jorginho, Bonucci, la squadra è sempre andata avanti, è la cosa più bella”.

Sulla Nazionale. “L’aiuto reciproco, il fatto che giocasse uno o l’altro c’era carica anche da chi non giocava. In Nazionale è più semplice che con i club, ma sono state sensazioni che negli ultimi anni abbiamo avuto. Ora sono arrivate persone come Locatelli, Pessina, Bastoni… Sono entrate nuovi che non avevano mai assaggiato i colori azzurri. Questa Nazionale mi farà impazzire al quadriennio 22-26 con i ragazzi che diventeranno uomini. C’è grande potenzialità e voglia di confrontarsi: abbiamo assaggiato l’Olanda nella Nations League con due ottime partite, ad Amsterdam soprattutto. A Bergamo abbiamo fatto cambiare modo di giocare all’Olanda e non è scontato, fa capire il rispetto che c’è. Poi vedremo a giugno, perché in questo incastro non ci sono stati test match come negli altri anni”.

Foto: Facebook personale