Chiellini rivela: “A Cardiff ero convinto che avremmo vinto. Ora vi spiego cosa successe nell’intervallo”
26.05.2020 | 10:40
In un altro estratto emerso dalla sua autobiografia, Giorgio Chiellini ha raccontato cosa è accaduto nel famoso intervallo della finale di Champions League del 2017 a Cardiff, quando la Juventus venne sconfitta dal Real Madrid: “Non accadde proprio nulla di clamoroso. Eravamo solo stanchi. Perché mai avremmo dovuto litigare o addirittura menarci subito dopo avere raggiunto il pareggio? A che scopo? Mica stavamo perdendo 3-0, e comunque anche in quel caso non avrebbe avuto senso. Siamo rientrati nello stanzone molto provati. Mandzukic malandato sul lettino che quasi non camminava, Pjanic lo stesso, tutti e due che si facevano sistemare il ginocchio mentre il mister parlava. Avevamo il fiatone, altro che litigare. Ci siamo detto cose banali: ‘Proviamo a stare su, non ci disuniamo, sarà dura, loro adesso verranno fuori. Quella volta ero proprio convinto che l’avremmo vinta, la Champions: un mese prima eravamo nettamente i più forti d’Europa. Purtroppo le finali arrivano sempre troppo tardi per noi. La cosa peggiore è che non siamo riusciti a gestire la partita, e dopo il secondo goal preso in quel modo abbiamo pensato che fosse già finita, io in primis, e questo non si fa. Perché non era assolutamente finita. Anche se dallo stupido goal di Casemiro, quello del 2-1, passammo al 3-1 in un amen, come degli sprovveduti: Mandzukic che si fa anticipare in quel modo, Alex Sandro che si fa infilare bellamente a fondo campo, io e Leo che restiamo lì come due mammalucchi a guardare Ronaldo che insacca. Eppure, sul 3-1 per loro abbiamo comunque rischiato di fare goal, e se ci fossimo riusciti si sarebbe riaperto tutto, perché il Real può smarrirsi in un momento. Dopo qualche giorno viene da me Buffon e mi fa: “Chiello, scusa, ma mi sono perso qualcosa? Non è che magari è successo davvero quello che scrivono e io non me ne sono accorto? Sai, magari ero andato un momento al bagno…”. Ecco, a forza di leggere o sentire cose ‘segrete’ su quell’intervallo, a Gigi è venuto il sospetto. E io l’ho rassicurato: ‘Tranquillo, Gigi, non è successo proprio niente’. Alla fine, il dubbio è venuto pure a me che non mi sono mai mosso. Non bisogna credere alle leggende metropolitane, al gossip, anche se siamo personaggi pubblici che a volte alimentano un interesse morboso. Ne ho sentite di storie strane attorno al calcio, e quasi sempre false!”
Foto: Eurosport