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CHIELLINI, STORIA DI UN MURO

13.12.2023 | 15:00

“Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita”. Dopo oltre 800 partite giocate, Giorgio Chiellini ha così annunciato, ieri, il ritiro a 39 anni. Una carriera iniziata da terzino nella ‘sua’ Livorno (lui che è nato a Pisa) e poi a Firenze, prima di diventare uno dei centrali più forti di tutti i tempi con la Juventus.

Pisano di nascita, Chiellini cresce calcisticamente – e non solo – a Livorno. Nel 2000 il Milan a piomba sul diamante grezzo del Livorno, lo chiama per un periodo di prova prolungato quando aveva 16 anni. Riesce a vincere il Torneo di Arco di Trento “Beppe Viola”, ma non convince il club rossonero che non lo trattiene, rimandandolo a Livorno. In Toscana viene promosso in prima squadra, due campionati di C e due di serie B. Nel 2002 viene acquistato dalla Roma in comproprietà, pur restando in Toscana. Un inizio da centrocampista e poi la svolta con Walter Mazzarri che lo trasformò in terzino sinistro nella stagione 2003/2004, quella che li vide insieme ottenere la promozione in serie A: è in questa posizione che la sua carriera prende slancio definitivamente, meritandosi anche un posto nella Nazionale Olimpica che vince la medaglia di bronzo ad Atene nel 2004. E quando  tutto sembrava pronto per il passaggio definitivo in giallorosso (nel 2003 disputò in “prestito” il Torneo di Viareggio con la Roma), è stata la Juve a strapparlo con un autentico blitz di mercato: nessun accordo tra Livorno e Roma per risolvere la comproprietà, si va alle buste e lì i toscani forti dell’offerta bianconera lo riscattano per 3 milioni di euro prima di rivenderlo a titolo definitivo.

Il salto in A avviene però con la maglia della Fiorentina, che lo acquista in comproprietà dal club bianconero e gli consegna la fascia sinistra: Chiellini va anche in gol contro i bianconeri in un pareggio a suon di gol  (3-3) nell’aprile 2005.

Nella stagione 2005/2006 inizia la leggendaria avventura di Chiellini con la maglia bianconera. Un anno che, sul campo, lo vede conquistare anche il primo scudetto della sua carriera prima che Calciopoli spazzasse via tutto. Gioca terzino sinistro nel 4-4-2 di Fabio Capello, si alterna soprattutto con Federico Balzaretti e Gianluca Zambrotta, collezionando 23 presenze. La retrocessione in serie B poi accelera il percorso in nuovo leader del gruppo, punto di forza per l’immediata promozione e poi dal ritorno in Serie A.

Sono gli anni più difficili della Juventus, poi la svolta nella stagione 2011/2012: il primo scudetto arriva con Antonio Conte, nasce la leggenda della BBC con Andrea Barzagli e Leonardo Bonucci, in nove anni (tre con Conte, cinque con Max Allegri, uno con Maurizio Sarri) arrivano nove scudetti di fila. L’unico bianconero a vincerli tutti. 9 scudetti (Juventus 2011/12, 2012/13, 2013/14, 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20), 5 Coppe Italia (Juventus 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2020/21), 5 Supercoppe Italia (Juventus 2012, 2013, 2015, 2018, 2020)

L’addio alla Juve arriva nell’estate del 2022. Giorgio saluta così i bianconeri dopo 17 anni, 561 partite, 36 gol e 19 titoli vinti. Terzo giocatore della Juve più presente di sempre (dopo Del Piero e Buffon), Chiellini si congeda davanti ai propri tifosi il 16 maggio 2022 nell’ultima gara casalinga in campionato. Ma non è ancora finita… Infatti, il suo più probabile futuro sarà un ritorno alla Juventus da dirigente.

L’avventura azzurra è stata importante almeno quanto quella in bianconero. Dall’esordio in amichevole contro la Finlandia il 17 novembre 2004 con Marcello Lippi in panchina all’ultima partita disputata a Wembley contro l’Argentina nella prima Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa persa 3-0 il 1° giugno 2022, ci sono stati quasi 18 anni di vita, 8 ct diversi e ben 117 presenze che lo rendono il quinto giocatore con più gettoni nella storia della Nazionale italiana. Emblematico l’episodio con Luis Suarez, che addentò la spalla sinistra di Giorgio per liberarsi dalla sua marcatura. Nessun provvedimento da parte dell’arbitro messicano Rodriguez, ma il Mondiale del ‘Pistolero’ finì dopo quella partita: 9 turni di stop in Nazionale e quattro mesi di sospensione totali (incluse le gare coi club). Resta ovviamente un’altra notte di Wembley, quella dell’11 luglio 2021 che lo vide sollevare al cielo il trofeo dell’Europeo dopo la vittoria ai rigori in finale contro l’Inghilterra.

Gli ultimi calci li tira negli Stati Uniti. Ma senza mollare di un centimetro. Con il Los Angeles FC arriva anche la vittoria nel campionato americano al primo tentativo, il bis sfuma solo nella finale della scorsa settimana contro Vancouver (2-1). Partita che sancisce la fine della sua carriera da calciatore. Si chiude così un capitolo della vita di Giorgio Chiellini, in attesa di vedere quello nelle vesti di dirigente.

Foto: Instagram Juventus