Chiellini: “Triplete? Pensiamo di partita in partita. Sul caso Benatia…”
Giorgio Chiellini, difensore della
Juventus, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il
Monaco, valido per il ritorno delle semifinali di
Champions League. Queste le parole del giocatore bianconero:
"Grande difesa? Se prendiamo pochi gol è perché tutta la squadra si sacrifica in fase di non possesso. Sarebbe riduttivo dare merito ai difensori se non prendi gol e agli attaccanti se segni. Quest'anno abbiamo giocato con tantissimi moduli, dall'ultimo cambio in poi si è creata grande empatia mettendo in condizione di giocare tutti i giocatori più tecnici. Non è un caso che si cambi 7-8 giocatori a partita e il rendimento rimane alto. Abbiamo fortuna di avere rosa di grande livello. Scudetto? L'importante è vincerlo, sabato scorso o domenica prossima cambia poco. Rispetto al passato siamo migliorati nel gestire le pressioni delle finali. Triplete? Non ci penso, il segreto di ogni grande squadra sia quello di pensare di partita in partita. Ora l'obiettivo è arrivare a Cardiff. Poi avremo lo scudetto, poi la Coppa Italia. Il triplete è bene che lo sognino i tifosi, noi dobbiamo pensare al campo. Dani Alves? Lui è un matto, ragazzo solare, vive la vita a 300 all'ora sempre col sorriso. Higuain? E' la più grande sorpresa, persona da dieci, generoso, che si è messo al servizio della squadra, non gliene frega di fare lui gol anche se è importante perché al primo posto viene la squadra. Caso Benatia? C'è dispiacere. Purtroppo ogni tanto si torna a commentare episodi del genere che non stanno né in cielo né in terra. Non è un problema solo italiano ma mondiale, pensiamo al nostro e spero che nel più breve tempo possibile si possa smettere di parlare di razzismo e si possa parlare di Chiellini, Benatia, Muntari solo per quello che fanno o non fanno in campo. L'episodio di Mehdi è successo da poco, spero che si individui e che poi possa pagare chi ha sbagliato, non deve morire nessuno ma è giusto che paghi chi ha commesso un atto del genere. Differenze dal 2015? Non c'ero a Berlino ma non avrebbe sapore diverso, alla fine poi l'abbiamo anche persa. Prima pensiamo a conquistarla, poi vedremo come viverla. Dal 2015 cambia la consapevolezza e la convinzione nell'affrontare certe partite. Alla fine nel 2015 non ci aspettavamo di arrivare lì dopo il percorso che avevamo avuto, dopo un girone passato quasi per il rotto della cuffia, avevamo avuto un'escalation importante ma pochi o nessuno si aspettava di essere a Berlino". Foto: sito ufficiale Juventus