Ultimo aggiornamento: lunedi' 23 dicembre 2024 00:30

IL CHIEVO PARLA INGLESE: GAVETTA, TRIPLETTA E UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE

13.02.2017 | 09:30

Il Chievo procede nella sua consueta corsa salvezza, ma nella formazione di Rolando Maran brilla sempre più la stella di Roberto Inglese. Un attaccante giovane, dotato di grandi qualità e che a piccoli passi si è ritagliato il proprio posto nel grande calcio. Nonostante l’età, 25 anni, Inglese appare ormai maturo al punto giusto. Non a caso è uno dei principali trascinatori dei clivensi. Finora sono 6 le reti totalizzate, ma da qui alla fine del campionato ne vedremo delle belle. Ma la storia della promettente punta, autentica rivelazione di questo torneo, inizia da molto lontano. Inglese nasce a Lucera, in provincia di Foggia, il 12 novembre del 1991. Nel 2007 entra a far parte del settore giovanile del Pescara, dopo aver fatto tutta la trafila debutta in prima squadra. Il primo gol tra i professionisti giunge nella sfida contro il Ravenna, il 7 marzo 2010, terminata 1-1. Con il club abruzzese si mette in risalto, dopo l’esperienza nella vecchia Serie C, arriva anche il debutto in Serie B. Dopo tre anni, però, saluta Pescara e si trasferisce al Chievo che, dopo averlo seguito con attenzione nelle stagioni precedenti, il 28 agosto del 2010, decide di investire con convinzione su di lui. La società veneta crede nelle sue potenzialità, ma ritiene opportuno cederlo in prestito per farlo crescere ulteriormente altrove.
 
La squadra che si aggiudica Inglese è il Lumezzane, compagine che milita in Lega Pro. L’accordo a titolo temporaneo è della durata di tre anni. Il suo talento viene plasmato, la sua crescita è esponenziale. In totale colleziona 74 gare mettendo a segno 21 reti. Bilancio decisamente positivo, soddisfacente. Tuttavia non basta, il Chievo decide di spedirlo al Carpi. In Emilia Romagna trascorre due ottime stagioni e nella seconda contribuisce attivamente, con 6 marcature, alla prima storica promozione in Serie A del club biancorosso. Ora sì, basta prestiti. Per Inglese, dopo una sudata gavetta, è giunto il momento di rendersi protagonista in maglia gialloblu. Il debutto in massima serie è datato 20 settembre 2015: Chievo-Inter 0-1. Il suo primo sigillo tra i grandi del calcio Nazionale, invece, arriva il 2 novembre contro la Sampdoria nel match conclusosi 1-1. Successivamente trova la via della rete anche contro la sua ex squadra, il Carpi, e nella sfida con l’Udinese con un gran tiro da lontano. Lo spazio a disposizione non è tantissimo, ma il duttile centravanti scende in campo 26 volte facendosi notare per abnegazione e impegno. Termina l’annata e si riparte, con Inglese sempre alla corte di Maran. Questa volta diventa uno dei perni fondamentali dello scacchiere tattico, un elemento quasi imprescindibile. Spesso e volentieri si conquista una maglia da titolare, finora ha saltato soltanto tre incontri e nel frattempo ha messo il proprio zampino in vari successi del Chievo. Da tenere in gran considerazione c’è il blitz compiuto all’Olimpico contro la Lazio: una vittoria arrivata davvero all’ultimo respiro, ormai in pieno recupero, che gela la formazione biancoceleste. Basta una zampata sotto porta, con estrema freddezza, e il Chievo può gioire.
Infine, proprio nella giornata di ieri, ecco la sua prima storica tripletta in Serie A messa a segno contro il Sassuolo. Al “Mapei Stadium” sono i neroverdi a passare in vantaggio con Matri, ma nella ripresa, sfruttando anche la superiorità numerica, i gialloblu ribaltano il risultato grazie ad un super Inglese che, prima di scatenarsi, si permette anche il lusso di fallire un calcio di rigore. Errore, però, prontamente e ampiamente riscattato. Tre gol, tre punti e una certezza, quella che il futuro (a dir poco roseo) di Inglese è ancora tutto da scrivere. Intanto, il presente si chiama Chievo e c’è una salvezza da conquistare.
 
Foto: zimbio