Il Cholito Simeone e Kondogbia, gli antipodi del pomeriggio
Le gare pomeridiane della sesta giornata di Serie A ci hanno regalato diverse facce da copertina. Fra i top non si può che menzionare in primis
Giovanni Simeone: complice l’infortunio da
Pavoletti, il
Cholito ha bagnato l’esordio da titolare con un preciso sinistro sul quale nulla ha potuto
Bizzarri, il portiere di quel
Pescara che lo aveva cercato in estate prima che andasse a segno il blitz del
Genoa. Peccato per l’attaccante argentino che il suo exploit non sia bastato al
Grifone, ridotto in nove uomini, per fare propria l’intera posta in palio: nel finale ci ha pensato un altro enfant prodige del gol, l’albanese
Rey Manaj, a regalare il pari agli abruzzesi. Bene anche
Keita, che - schierato finalmente dal primo minuto - ha aperto la strada al successo interno della
Lazio contro l’
Empoli: il modo migliore per mettersi alle spalle la querelle estiva (e contrattuale) con la società. L’altra faccia della medaglia corrisponde all’identikit di
Geoffrey Kondogbia, sostituito per scelta tecnica da
Frank De Boer al 28’ del primo tempo con
Gnoukouri. Una sonora bocciatura per il centrocampista francese classe 1993. I tempi di
Siviglia e
Monaco sembrano lontanissimi, l’esultanza dell’
Inter per aver vinto il dispendioso derby di mercato a Montecarlo contro il
Milan, nel giugno del 2015, ancor di più. E in seno alla
Beneamata, fermata in casa dal
Bologna dopo 3 vittorie consecutive, Kondogbia - già opacissimo la scorsa stagione - è sempre più un caso.