Ciak si gira. Patrick Olsen, il regista del futuro

Un colpo per il futuro quello messo a segno nei giorni scorsi dallo staff tecnico dell’Inter. Pierluigi Casiraghi, uno degli osservatori più competenti a libro paga di Massimo Moratti ed ex capo degli osservatori prima dell’approdo in nerazzurro di Valentino Angeloni, si è mosso in silenzio e, nel giro di poche ore, ha visionato e perfezionato l’acquisto di Patrick Olsen.



Natoa Copenhagen il 23 aprile del 1994, Olsen cresce calcisticamente nelle giovanili del Brondby, in cui si mette in luce per le sue notevoli doti tecniche. L’allenatore gli affida le chiavi del centrocampo e Patrick non si tira indietro, perfezionando il suo stile di passaggio e guidando da vero Leader la sua primavera (esordendo in prima squadra lo scorso maggio) ma, soprattutto, tutte le nazionali under 17, under 19 e under 20 da Capitano.

È sicuramente uno dei centrocampisti centrali più promettenti d'Europa nella sua fascia d'età. Può giocare sia da vertice basso in un centrocampo a tre che da interno in un centrocampo a quattro. Destro di piede, ha una visione di gioco eccellente a cui abbina una precisione millimetrica nel passaggio per i compagni. Da vero regista adora iniziare lui l’azione abbassandosi verso la linea difensiva, dettando sempre ai compagni il passaggio più facile. Il lancio in profondità è, ovviamente, ancora migliorabile dato il fisico ancora longilineo dovuto alla giovane età.



La primavera nerazzurra, con l’avvento di Stramaccioni in prima squadra è stata “saccheggiata” e privata di numerosi talenti aggregati in prima squadra. Patrick Olsen è già stato aggregato alla squadra allenata da Bernazzani, ma non è escluso che lo stesso Stramaccioni voglia visionarlo in prima squadra per valutarne da vicino il potenziale. Nella squadra degli under 19 nerazzurri è chiamato a non far rimpiangere l’ormai ex primavera, Alfred Duncan.

Roberto Samaden, insieme allo staff degli osservatori, si conferma ancora una volta lungimirante per il futuro. La crisi che sta attraversando il calcio italiano non permetterà più spese folli per l’acquisto di un top player. I giocatori vanno formati in casa attraverso il lavoro di un settore giovanile florido di talenti. Patrick Olsen è solo l’ultimo nome di un progetto concreto, portato avanti nel corso degli anni dall’attenta dirigenza nerazzurra.