Ciak Torino, in regia Souahilo Meité
21.07.2018 | 12:30
Walter Mazzarri potrà godersi il regalo che gli ha fatto Urbano Cairo. Stiamo parlando di Souahilo Meité, centrocampista centrale francese classe 1994, può coprire da solo tutta la zona centrale del campo. In quel reparto con Rincon e Baselli può riuscire a trovare lo spazio di cui ha bisogno. Dal 2008 al 2013 è stato un calciatore dell’Auxerre che lo ha scoperto e, a soli quattordici anni, lo ha aggregato alle giovanili. L’esordio in Ligue 1 è datato 20 novembre 2011, con la prima squadra del club francese ha giocato 22 match, assicurandogli l’esperienza per esplodere. Il Lille se lo è assicurato per quasi tre milioni, ma lui è riuscito a collezionare poche presenze. Meité in tre anni ha preso parte solo a 30 partite, senza nemmeno un gol. Una nota positiva di questa esperienza è stata l’esordio in Champions League, nel terzo turno preliminare.
Il club lo manda in prestito in Belgio, al Zulte Waregem, dove ha partecipato a 33 incontri in un solo anno, precisamente quello che gli serviva. Il suo vero e proprio trampolino, il club belga, lo ha catapultato di nuovo nel calcio che conta. Il Monaco si è assicurato le prestazioni del francese per ben 8 milioni, ma dopo solo 6 mesi e solo 2 partite con la maglia biancorossa, è stato mandato al Bordeaux dove, in metà anno, ha preso parte a 18 match con i francesi e segnato il suo unico gol al Montpellier. Nonostante non tutte le avventure del mediano siano state fortunate, nella sua carriera non ci sono state minusvalenze dato che il Torino ha puntato tutto su di lui, offrendo al club del Principato 12 milioni. Mazzarri ha bisogno di uno come lui. In nazionale ha scalato tutte le categorie francesi, ma una sola presenza con l’Under 20.
Il 24enne ha firmato con il club piemontese un contratto quinquennale, la Serie A potrebbe davvero farlo esplodere come non mai, grazie alla sagacia tattica di Mazzarri, intanto il campionato è alle porte. Meité è abituato alla Ligue 1, dove ha giocato 52 partite, forse un po’ poco. ma se il club di Cairo non ci ha badato vuol dire che, con lui in regia, il Torino farà un bel film.
Foto: sito Torino