CIAO DAVIDE, TIENI LA FASCIA. PER SEMPRE
Ciao Davide Astori, buon viaggio. Tu davvero puoi fidarti delle parole, delle solite parole, che si dicono quando qualcuno ci lascia, anche nel mondo del calcio. E' il migliore, un grande uomo, una perdita incolmabile. Si dice sempre così, ma non sempre è così. Nel tuo caso è così perché hai avuto una carriera senza macchie, di grande professionalità. Mai un'uscita a vuoto, sempre il profilo basso, fatti e non chiacchiere. Dai, Davide, questa è la tua immagine, nulla ti stanno regalando con le solite frasi fatte, di circostanze. E ci mancherai. Non ti conoscevo personalmente, ti avevo incrociato qualche volta a Milano, ma sei stato spesso un protagonista di mercato. La Juve, il Milan che voleva riportarti a casa. Una volta per me: era l'estate del 2015, luglio per la precisione, dovevi trasferirti al Napoli. Ricevetti una telefonata "Alfredo, guarda che non chiudono, è destino che non vada a Napoli. Si è inserita la Fiorentina, andrà lì, vedrai". La soffiata, la notizie, le conferme. Ora sono tutte banalità, sciocchezze Davide. Ma ci si aggrappa a quelle per un ricordo e per metabolizzare una notizia impossibile. Tu non hai bisogno di parole, di troppe parole. Hai fatto la gavetta, hai lasciato fatti, mai una traccia sbagliata. E di quei fatti ci ricorderemo, quando - già adesso è così - non ce ne faremo una ragione. La fascia di capitano, che indossavi, dobbiamo stringerla sul petto in queste ore struggenti. Impossibili. E quando la toglieremo te la restituiremo, idealmente e non. Tienila sul braccio, sul cuore, dove vuoi: campione nella vita, zero macchie e il campo viene dopo. Ciao, Davide, ti raccomando la fascia: il tuo simbolo. Per sempre.
Foto: Fiorentina Twitter