Ciao Felice, amico mio. E grazie di tutto
16.12.2018 | 16:33
Sinceramente mi viene da piangere. Felice Pulici per me è sempre stato un sincero riferimento, piuttosto che un semplice amico. E mi viene in mente la sua ultima telefonata di agosto, era il 18 e avevo appena chiuso la maratona live con Michele Criscitiello su Sportitalia quando mi apparve il suo nome sul display. Risposi subito, mi sussurrò: “Non sto bene, ma ho visto tutta la trasmissione. Tu sei…”. Terrò per me quelle parole, le custodirò nel forziere dei ricordi più belli. Felice era una persona molto leale e vera. Anche molto umile, al punto che tanti anni fa mi chiese un consiglio per la Lazio: era il 1998, lui faceva il mercato con Bob Lovati, un altro gigante che ci ha lasciato da troppo tempo. Gli dissi di seguire il difensore Stefano Lombardi che si stava imponendo in serie B con il Genoa. Lo prese, non andò benissimo nel senso che Lombardi non decollò alla Lazio. Ogni volta che mi incrociava me la faceva pesare, ma con quel suo modo di alleggerire tutto e di non prenderci sul serio. Mi voleva troppo bene e quelle parole di metà agosto le porterò sempre con me, oggi sono una dolce e malinconica carezza.
Ciao Felice, amico mio. E grazie per le tue lezioni di vita. Indimenticabili.
Foto: Laziochannel