Ciao Tonio, lassù farai un gran derby dello Stretto
07.05.2016 | 23:50
L’infanzia, anche professionale, che vola via nel giro di pochi giorni. Ricordi indelebili, che resteranno sempre tali. Neanche il tempo di memorizzare l’improvviso addio di Mino che un altro Licordari ci ha lasciato venerdì. Tonio era e resterà un ricordo indelebile della mia enorme voglia di diventare giornalista: era un collega di mio papà Saverio, tifosissimo del Milan, amico di Fabio Capello, padrino di Mino Reitano con il ciclismo nel cuore. Mi voleva bene, Tonio ha fatto – uno dietro l’altro – gli scalini della gavetta. Era un tuttologo: dalla politica al calcio, il profitto era lo stesso. Altissimo. D’estate ci vedevamo spesso tra Saline, Marina di San Lorenzo e Bova, una manciata di chilometri sulla fascia jonica, a un tiro di schioppo da Reggio. Spesso lo incrociavo in bici, sudatissimo, e lui mi sussurrava “ora scappo che devo andare a scrivere il pezzo d’apertura in cronaca”. Aveva una passione che consiglierei, basterebbe il cinquanta per cento, a quei ragazzi che oggi vorrebbero fare di tutto e di più ma che alla prima contrarietà si siedono, si arrendono e non hanno più voglia.
Mino Reitano era per lui più di un fratello, Franco Scoglio un amico vero, Gianni Rivera l’idolo. Tonio lo ricorderò sempre così: un auricolare al “Granillo” per ascoltare “Tutto il calcio” e via dieci minuti prima della fine della partita per schizzare a Messina dove c’era un lavoro da organizzare e la “Gazzetta del Sud” che lo aspettava. L’adrenalina che soltanto chi ha amore per questo mestiere può conoscere e intuire, altrimenti sarebbe come parlare del nulla. Stamattina mi sono svegliato con questa notizia, nulla sapevo e per tutto il giorno sono stato travolto da un album con mille foto. Un abbraccio alla signora Alba e a Natalino, figlio d’arte secondo le migliori tradizioni. Ciao Tonio, con Mino Lassù sarà un gran derby dello Stretto. In nome dell’amicizia e della genuinità.
“Alfredo, vieni con me alla punzonatura del Giro ciclistico della Provincia di Reggio? Ti faccio fare l’autografo di Francesco Moser”. Nei ricordi non si affoga, pura energia. Per sempre.
Foto: newz.it