Civiltà, stile e fair play: Frosinone ha vinto

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Lo stile non è un optional, fa molto spesso rima con civiltà. Il fair play anche e sotto questo punto di vista la gente di Frosinone ha dato una lezione completa. In perfetta sintonia con una società dal profilo giusto, senza esagerazioni, sempre coerente e lineare. Già dopo la sconfitta con il Palermo il "Matusa" si era allineato, applaudendo i giocatori e facendo un gruppo unico, dalla città alla squadra con amore. Dimenticando che strada facendo sono stati commessi errori arbitrali non banali, errori che molto spesso fanno scattare atteggiamenti poco civili e molto opinabili. Reduce da un 3-3 nella tana del Milan che aveva lasciato non pochi rimpianti, la gente di Frosinone aspettava la squadra per il giusto tributo. Contro il Sassuolo la sconfitta è maturata nel finale, dopo un'altra prestazione generosa e anche sfortunata. Ma quando è stato srotolato uno striscione di ringraziamento al presidente Stirpe, con la reciproca volontà di riprovarci a conquistare nuovamente la serie A, lì avremmo voluto scaricare l'applausometro. Il Frosinone ha una struttura societaria importante (Giannitti e Salvini sono assolutamente all'altezza di qualsiasi situazione) e anche un ambiente sano, genuino, sincero. Il Frosinone è retrocesso, certo. Ma Frosinone ha vinto, per distacco.



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