CLASSE PURA E GOL MAI BANALI: ALLA (RI)SCOPERTA DI RUBEN NEVES
25.04.2019 | 12:30
Wolverhampton–Arsenal, minuto 28 del primo tempo. Calcio di punizione concesso agli uomini di Nuno Espirito Santo. I tifosi attendono speranzosi, poi lo vedono col pallone tra le mani, mentre lo sistema con accuratezza. Qualcuno sa già come andrà a finire. Breve rincorsa, quasi perpendicolare alla sfera, tiro, gol. Lui esulta con il dito sulla testa, come per dire “è tutto qui, è sempre ben calcolato”. Rúben Neves festeggia la sua quinta marcatura stagionale e ricorda a tutti, se mai qualcuno se ne fosse scordato, il proprio valore.
Nato a Santa Maria da Feira il 13 marzo 1997, Neves cresce calcisticamente nelle giovanili del Porto. Il 15 agosto del 2014 fa il suo esordio con la prima squadra dei dragoni, nella sfida vinta per 2 a 0 contro il Marítimo. Il giovane centrocampista si presenta nel modo migliore ai propri tifosi, segnando la rete del momentaneo 1 a 0 e diventando così, a 17 anni e 155 giorni, il più giovane marcatore portoghese nella storia del campionato. Pochi giorni dopo, ecco che frantuma un altro record: nel match contro il Lilla diventa il giocatore più giovane ad esordire in una competizione Uefa, primato fino ad allora detenuto da un certo Cristiano Ronaldo. Come se non fosse abbastanza, nel 2015, nella sfida di Champions contro il Maccabi Tel Aviv, Neves indossa la fascia al braccio: a 18 anni e 221 giorni è il capitano più giovane nella storia della massima competizione europea per club. Nelle tre stagioni al Porto, tra il 2014 e il 2017, veste i panni del protagonista, collezionando 93 presenze condite da 4 gol. Il 14 novembre 2015 debutta anche in nazionale maggiore nella partita persa contro la Russia. Le sue grandi prestazioni cominciano a far gola alle big europee ma, nell’estate del 2017, tra lo sconcerto di molti, si trasferisce al Wolverhampton per una cifra intorno ai 18 milioni. A svolgere un ruolo decisivo nell’affare è Jorge Mendes, procuratore del ragazzo e advisor della proprietà cinese dei Wolves. Un passo indietro nella propria carriera? Neves non pare curarsi delle critiche e, anzi, si inserisce immediatamente nei meccanismi del calcio inglese.
Mediano dotato di ottime qualità tecniche e abile nel dettare i tempi di gioco, Neves fa del tiro da fuori e dei calci di punizione la propria arma migliore. Nelle due stagioni in Inghilterra, il talento portoghese ha realizzato 11 reti in 78 presenze: 2 i calci di rigore trasformati, 9 le marcature siglate grazie a delle conclusioni dalla lunga distanza. Una vera e propria sentenza. A 22 anni, è certamente uno dei prospetti più interessanti nel panorama calcistico europeo. E’ oramai una delle pedine fondamentali nello scacchiere del Wolverhampton di Espirito Santo, un giocatore capace di interpretare alla perfezione la sua filosofia calcistica. Impiegato anche da interno di centrocampo, quest’anno sta ampiamente contribuendo all’ottima stagione dei Wolves, ora settimi in Premier, a +1 sul Watford, ottavo. Come detto, nella sfida di ieri contro l’Arsenal, Rúben Neves ha ritrovato la via del gol, trasformando proprio un calcio di punizione. Ancora una volta, ha ricordato a tutti quali sono le sue enormi qualità. Sempre se qualcuno se ne fosse mai scordato…
Foto: sito ufficiale Wolverhampton