Ultimo aggiornamento: martedi' 17 dicembre 2024 00:26

CLAUDIO CASSANO, “NOMEN OMEN” DEL NUOVO ORO DI CITTADELLA

04.10.2023 | 15:00

C’è un tratto distintivo molto importante che caratterizza le commedie di uno degli autori di teatro più importanti della letteratura latina, ovvero Plauto. Questa “caratteristica” era la bravura nell’utilizzare il nomen loquens, ovvero il “nome parlante” all’interno delle opere. Questa particolarità di Plauto deriva dal famoso detto degli antichi romani nomen omen, che tradotto significa “il nome è una premonizione”, oppure “un nome, un destino”, o meglio ancora “il destino sta nel nome”. In pratica, per i Romani era comune credere che nel nome di una persona fosse già scritto il suo futuro. In questo caso specifico, quando si parla del nuovo talento del Cittadella Claudio Cassano, ci si riferisce a un cognome, ma anche lo stesso Plauto permetterebbe un’eccezione. E qui non si parla di commedia o recitazione, il primo gol tra i professionisti è tutta realtà, ed è avvenuto sul palcoscenico del Tombolato. Il giovane classe 2003 nella giornata di domenica ha ribaltato l’iniziale vantaggio del Lecco siglato da Ionita dopo il pareggio di Pittarello, grazie al colpo di testa, non proprio la specialità della casa, che ha consegnato i 3 punti alla formazione veneta. Un altro traguardo del fantasista di Trani (non di Bari, ma c’è comunque un’assonanza…) dopo aver letteralmente bruciato tappe e campi nel settore giovanile della Roma dopo che i giallorossi lo hanno strappato al settore giovanile del Bisceglie nel 2018, squadra scelta da Cassano per iniziare a farsi le ossa. Nei giallorossi sente probabilmente affinità con il famoso detto nomen omen e inizia a segnare a raffica: una ventina di reti con l’Under 16, 58 presenze e 15 centri con la Primavera. In più, 24 gol in 36 presenze con la maglia azzurra Under 17 e Under 18. Il punto forte di Cassano, manco a dirlo, è la fantasia, l’estro e la velocità con cui si muove sulla trequarti con il numero 10. Nel settore giovanile della Roma il suo compito principale era per l’appunto quello: svariare per tutto il fronte offensivo sfruttando la rapidità e l’ottima intuizione nell’ultimo passaggio. Nel corso degli anni si è evoluto tatticamente, passando da coprire il ruolo sulla trequarti a tutti quelli dell’attacco, anche quello di falso nueve. Non è un caso infatti che gli idoli siano Insigne, Mertens e Papu Gomez, che potrebbero scrivere romanzi sulla fantasia nel settore offensivo.

Il 3 agosto il Cittadella decide di puntare sul talento pugliese, strappandolo alla Roma per 200.000 euro e un 20% sull’eventuale futura rivendita. Poco più di 2 mesi e Cassano ha già messo in chiaro, con la prima rete in Serie B, che l’investimento fatto dai veneti può restituire grandi soddisfazioni. La curiosità più interessante è che questa volta non c’è stato alcun aggancio di tacco, dribbling e destro a battere il portiere. No. Stavolta l’ex Roma ha deciso di iscriversi all’albo dei grandi con il punto debole della casa: il colpo di testa. Proprio quel punto debole che dovrebbe essere sintomo di una fisicità e di un’altezza non troppo imponenti, ma Cassano non sembra intimidito da montagne difficili da scalare. Da Trani alla Capitale fino a Cittadella, il nuovo diez granata è pronto ad affermarsi tra le mura della città veneta, pronto a dimostrare quanto vera sia la credenza degli antichi romani. Nomen omen.

Fonte Foto: Instagram _claudiocassano_