Destino. Quando lo scorso gennaio il Verona si era interessato a Claudio Winck, esterno dell'Internacional, non riuscendolo però a strappare al suo club, il giovane ragazzo classe 1994 deve aver pensato che probabilmente il suo sbarco in Italia a quasi 21 anni non era nel suo destino. Quello che forse non sapeva è che si trattava semplicemente di un rinvio. Come vi abbiamo riportato in esclusiva nella giornata di ieri infatti il club gialloblu sarebbe a un passo dal calciatore brasiliano per il quale si aspetta solo l'annuncio. Sei mesi dopo quello stesso destino che gli aveva impedito di iniziare la sua avventura nel calcio europeo potrebbe quindi portarlo ora a intraprendere l'affascinante avventura italiana a cui ogni giovane giocatore sudamericano ambisce.
Difficile dire se Claudio Winck poteva immaginare tutto ciò, di certo non lo poteva fare il 6 ottobre del 2013 quando a 19 anni scende per la prima volta in campo con la maglia dell'Internacional nel match contro l'Atletico Paranaense. Il club di Porto Alegre lo aveva prelevato nel 2009 dalle giovanili del Gremio e lo aveva aggregato al proprio settore giovanile preparandolo per il grande salto in prima squadra avvenuto dopo 4 anni. Nel 2011 - proprio quando giocava nelle giovanili de O Clube do Povo - entra nel giro della Nazionale under17 brasiliana con la quale vince la Copa Sudamericana di categoria. Una continua crescita, anno dopo anno, partita dopo partita, che lo ha portato a segnalarsi come uno dei prospetti più interessanti del campionato brasiliano (che ha già vinto proprio con la maglia dell'Internacional) e ad attirare le attenzioni di diversi club europei, primo fra tutti proprio quell'Hellas che a gennaio timidamente aveva preso contatti e che ora invece sembra pronto a scagliare il colpo decisivo.
183 cm per 75 kg, Claudio Winck ha tutte le caratteristiche per affermarsi anche in Italia come uno dei terzini più interessanti del nostro campionato: considerando la giovane età e gli ampi margini di miglioramento, l'esterno vanta già una grande capacità di spinta e una buona abilità negli inserimenti, proponendosi spesso in fase offensiva e cercando quando possibile anche il tiro da fuori, dimostrando una grande personalità. Tutte caratteristiche che potrebbero aiutarlo a portare avanti la grande tradizione di terzini brasiliani che, da Maicon a Cafù (giusto per citarne due), sono riusciti a esprimersi ai massimi livelli nel nostro campionato. Curiosità: è il nipote di Luis Carlo Winck che per otto stagioni ha ricoperto il suo stesso ruolo nell'Internacional. Se non è destino questo...
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