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Closing Milan, comunque vada ci dovranno 100 milioni di spiegazioni

28.11.2016 | 00:30

Silvio Berlusconi può dire qualsiasi cosa ritenga. E’ ancora il padrone del Milan, il closing del 13 dicembre resta un punto di domanda fino a prova contraria. Berlusconi parla di “Milan italiano” se dovesse saltare l’arrivo dei cinesi (un auspicio o un timore?), ma bisognerebbe parlare di “Milan forte”. Non di “Milan italiano”, che senso ha? Al massimo un “Milan forte con italiani di talento”. Con investimenti veri, sicuri, competenti. Ma non è questo il punto perché vorremmo fare un’altra obiezione a Berlusconi, con la premessa che la trattativa l’ha portata avanti lui, non noi. La premessa ora: siamo sicuri che i tifosi rossoneri, come lui sostiene, sarebbero contenti in caso di una sua conferma? Diciamo la verità: i tifosi rossoneri gli sono grati, ma se facessimo un sondaggio scopriremmo i risultati… Facciamo una bella cosa: se dovesse andar male il closing, qualcuno dovrà darci 100 milioni di spiegazioni. I famosi 100 milioni di caparra. Chi li ha messi, davvero i cinesi li avrebbero scaraventati dalla finestra, oppure…? Ovviamente in queste ore i fedelissimi mediatici di Galliani recitano – in diretta – comunicati impliciti di un amministratore delegato rinfrancato. Rinfrancato per cosa, ma siamo pazzi? Bisogna tirare la volata a qualcuno? Non possiamo limitarci ai fatti? Il Milan merita un futuro luminoso, non sensazioni dettate dagli umori e dagli amici degli amici. A proposito: a noi non interessa che qualcuno si sia piccato per alcune nostre considerazioni che hanno urtato la suscettibilità di chi parla di corporativismo mediatico, che nel caso specifico mai è esistito. Quindi, andiamo avanti per la nostra strada. Bene. E nel frattempo immaginiamo che il closing non ci sia: ci spiegheranno o no chi ha scaraventato dalla finestra 100 milioni? E la smettiamo con questa storia del “Milan italiano?”. Forte, i tifosi rossoneri lo vogliono forte, fortissimo, con investimenti precisi. Tutto il resto è poesia. Anzi, fantasia che lasciamo a chi vuole tenere la polvere sotto il cuscino. Closing o non closing. Perché al tifoso rossonero, esaltato da una classifica bellissima, interessa soltanto questo. Non gli umori del momento e le arrampicate di chi vuole stare inchiodato alla poltrona.