COLE PALMER, IL NUOVO FODEN
Una nuova stella si sta prendendo la scena tra le fila del Manchester City, si tratta di Cole Palmer. Nato il 6 maggio del 2002 a Wythenshawe, in Inghilterra, Palmer ha il Manchester City nel suo sangue e suo dna. Coltiva la fede per i Citizens fin da bambino ed entra a far parte all’età di 8 anni dell’Academy del club dove poi diventerà successivamente capitano dell’under 18. Palmer ha fatto tutta la trafila tra le giovanili del club. Trafila che lo ha visto protagonista assoluto, con numeri devastanti, che hanno fatto sì che
Guardiola lo aggregasse con continuità alla rosa della prima squadra: l’esordio con la propria squadra del cuore per Palmer arriverà il 20 settembre 2020 contro il Burnley in Carabao Cup ed il mese successivo arriverà ad assaporare anche l’atmosfera della Champions League, subentrando nella vittoria esterna contro il Marsiglia. E pure non è stato facile per Cole,
visto che era il calciatore più piccolo (fisicamente) in ogni categoria dell’Academy e spesso, per la propria stazza, ha rischiato di essere messo da parte. ma il suo talento e le sue qualità lo hanno spinto ad andare oltre all'aspetto fisico. Col passar del tempo, comunque, Palmer è cresciuto anche in altezza conservando tocco e stile eleganti. Mancino naturale, ama convergere da destra per calciare e rappresenta una minaccia costante sia in zona goal che quando si tratta di inventare per i compagni. Il suo primo contratto è stato firmato a luglio 2019, con rinnovo di due anni dopo 12 mesi:
Palmer, è legato al City fino al 2024.
Attaccante totale, che all’occorrenza può anche giocare sulla fascia, Cole sta sbocciando definitivamente in questo inizio di stagione: il primo gol tra i professionisti è arrivato nel 6-1 contro il Wycombe nella coppa inglese e non solo. Nell'ottobre 2021 ha segnato la sua prima rete in Champions, nel successo del City contro il Brugges. La storia di Palmer ricorda molto quella di Foden, anche quest’ultimo cresciuto nelle giovanili del club e lanciato nella mischia dal tecnico catalano ad appena 17 anni. E Foden ormai è un elemento indispensabile per il Manchester City. Lo stesso Palmer può diventarlo, grazie al graduale inserimento di Guardiola in prima squadra. Una crescita costante, e rapida per il talento inglese, protagonista anche in Nazionale Under 21 e desideroso presto di prendersi le scene anche con la Nazionale maggiore. Per ora 16 presenze con il City e 4 gol a referto. Mezzala, trequartista, centrocampista totale: Pep Guardiola sta seguendo da vicino la sua evoluzione. Gli riconosce qualità da potenziale top player: completo e moderno, in grado di occupare ogni zona come
De Bruyne e
Foden. Insomma, il futuro del Manchester City, anche grazie al talento di Cole Palmer, è in ottime mani, o meglio, piedi. Foto: Twitter Manchester City