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Colosso Koulibaly, dall’oblio del 2015 (riserva di Britos) alla cura Sarri. I retroscena sul Chelsea e la valutazione…

24.04.2018 | 00:15

Kalidou Koulibaly, una precisa e felice intuizione del gruppo di lavoro precedente a Cristiano Giuntoli. Quello legato a Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli. Un’intuizione del 2014, quando il colosso senegalese si era messo in evidenza con il Genk. Circa otto milioni per quello che si sarebbe rivelato un affare. Benitez in panchina, Koulibaly subito titolare. Poi l’oblio al punto da scivolare in seconda e in terza fila, riserva di Britos. E un anno dopo qualche quesito che faceva capolino: lo diamo o lo teniamo? Poi l’avvento di Sarri, la rivalutazione, i droni, i movimenti, la continuità e l’esplosività. Ecco il grande merito di Sarri, aver rimesso in circuito – e che circuito – gente che sembrava destinata a cambiare aria.
Kalidou Koulibaly sarà protagonista sul mercato per la terza estate consecutiva. E registreremo il nuovo assalto, sempre del Chelsea, con la volontà di alzare l’asticella e di convincere il Napoli a cederlo. Alzare l’asticella significa passare dai 60-65 milioni della scorsa estate (e De Laurentiis disse no) a una cifra non troppo lontana – con i bonus – alla tripla cifra. Sì, quando parliamo di possibile investimento vicino ai 100 milioni per Koulibaly non andiamo troppo lontani dalla realtà, a maggior ragione se pensiamo ai recenti investimenti di club inglesi per altri difensori. Una cosa possiamo escludere, a dispetto di voci e interpretazioni errate delle ultime settimane: il rinnovo di Koulibaly non ha compreso alcun tipo di clausola, il Napoli è libero di fare eventualmente la cifra che ritiene opportuna. Koulibaly viene considerato dal Chelsea il difensore perfetto per la Premier, la situazione andrà seguita con attenzione. Fermo restando che dipenderà dalla volontà di tutti, Napoli in testa. Ora è troppo importante tenere in archivio certi discorsi: c’è una volata scudetto più che mai riaperta da Kalidou
Foto: Twitter Napoli