Como, quando l’esonero calpesta il lavoro e non comprende il rispetto
Ci sono modi e modi. Quello del
Como di esonerare
Moreno Longo per affidare la prima squadra a
Cesc Fabregas è abbastanza volgare. In sostanza, l’idea premeditata era quella di licenziare il tecnico da zona playoff (con una partita in meno) per affidarsi all’ex stella del centrocampo che evidentemente aveva avuto una promessa. Ora, la proprietà (straricca) del Como è padrona di fare ciò che ritiene, i soldi non sono i nostri (ci mancherebbe), è giusto che siano loro a decidere. Ma abbiamo la libertà di arrivare alla seguente conclusione: ci sono esoneri ed esoneri, quindi modi e modi, in questo caso la decisione calpesta il lavoro, non comprendendo il minimo criterio di rispetto. Sarebbe stato meglio affidare il Como a Fabregas già la scorsa estate, senza umiliare chi (Longo) ha svolto il suo lavoro con enorme professionalità e profitto. Foto: Instagram Como