Con Gattuso in panchina è arrivata la svolta del Napoli
15.07.2020 | 15:30
Rimpianto a Milanello, scommessa giá vinta da Aurelio De Laurentiis a Napoli. Perché Rino Gattuso è una persona vera, perbene, trasparente. Sanguigna e schietta. Un uomo orgoglioso delle proprie radici. Che ha superato tante difficoltà e troppi pregiudizi. Che è stato sul tetto del mondo ma ha saputo ripartire dal basso. Rino ha corso e sudato più di tanti, perchè non baciato dal talento. Un ligio lavoratore che non ha esitato a raccogliere le macerie di Carlo Ancelotti a Napoli e a sposare con immane coraggio la causa partenopea, a dicembre sull’orlo del precipizio ed in preda ad una crisi di nervi. Rino ha forgiato una squadra con un Dna combattivo, fornendo una precisa identità ad un gruppo che rischiava di essere fagocitato dalle proprie debolezze. E dalle proprie frustrazioni. Gattuso ha conquistato la Coppa Italia ed il cuore dei tifosi napoletani. É entrato nella mente dei calciatori, sta facendo esprimere al meglio giocatori come Maksimovic e Mario Rui, che sembravano in procinto di cambiare aria. Ha preteso l’arrivo di due registi: Demme e Lobotka servivano come il pane ad una squadra che aveva smarrito le proprie certezze e che non aveva più equilibrio. Rino ha strigliato Hirving Lozano e la sua cura adesso sta portando i risultati sperati, rivalutando un patrimonio della società azzurra. Il tecnico calabrese prosegue la sua avventura all’ombra del Vesuvio anche con scelte impopolari e non proprio aziendaliste, come quella di schierare Ospina in porta e non Meret. Perchè lui è fatto così. Va avanti con le sue idee, il suo modus operandi. È un amico dei calciatori, ma anche il loro nemico. Perchè i ragazzi sanno che con Gattuso in panchina non si scherza: si lavora alacremente e ognuno deve dare il massimo. Il ragazzino che sognava davanti al porto di Schiavonea è adesso un signor allenatore. Il deus ex machina del Napoli che, dopo un incipit stagionale disastroso, ha rialzato la testa, trionfato in Coppa Italia e sogna l’impresa in casa del Barcellona. Soltanto sei mesi fa tutto ció era pura utopia.
Foto: profilo twitter Napoli