Ultimo aggiornamento: martedi' 31 dicembre 2024 12:39

Conceicao: “Sono ossessionato dai dettagli. Il gioco? Per me il calcio è semplice, bisogna fare gol e non prenderli”

31.12.2024 | 12:39

Le parole del nuovo allenatore del Milan Sérgio Conceicao, intervenuto nella conferenza stampa di presentazione.

I problemi del Milan: “Non c’è solo un problema, ci sono tante cose che non funzionano. Altri preferiscono parlare di tattica, altri di problemi fisici, altri mentali. Fonseca? Ha avuto bellissimi periodi qua, altri non tanto, ma questo fa parte del mestiere dell’allenatore. Noi cerchiamo sempre la perfezione, ma non è possibile. Giochiamo contro avversari di qualità, sia in Italia che in Champions League, ma noi siamo preparati per questo. Ma non voglio entrare nei dettagli. Da giocatori pensiamo di capire tutto di calcio, ma non è così. Pensiamo al nostro giardino. L’allenatore non dorme neanche, per me stanotte è stato difficile. Lo stress di voler conoscere tutte le cose qua dentro, le persone, perché tutti sono importanti: dal magazziniere al nostro presidente. Io e lo staff abbiamo tanta voglia di bruciare le tappe ed arrivare ad una conoscenza di tutto e di tutti velocemente, perché i tempi sono corti e vogliamo essere essere presenti ed attivi”.

Cosa lo ha convinto: “Col Porto non è stata un’uscita facile, non ne voglio parlare. Il timing per me non è una cosa importante: estate, inverno, ogni settimana sono stato contattato da qualcuno in Portogallo e lo scrivevano. Il timing del Milan nemmeno è importante. Sono arrivato ieri e ci siamo allenati, oggi c’è la presentazione per il rispetto che abbiamo per voi e per i tifosi. È stato tutto molto veloce. Sono venuto al Milan perché alleno una delle migliori squadre del mondo a livello storico: è un piacere venire ad allenare il Milan”.

Sul gioco: “Io vado con le mie convinzioni a livello di lavoro e tattico. Il sistema per me non è tanto importante, ma la dinamica sul campo. Poi c’è una strategia, una base, un lavoro sui principi: la squadra deve capirli. Il gioco dominante? Per me il calcio è semplice, molto semplice: c’è una porta e bisogna fare gol e non prenderli. Se poi il gioco dominante significa altro, per me significa fare i risultati. Possesso palla, tiki taka: per me il tiki taka è metterla dentro”.

Foto: sito Milan