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Conte: “Andiamo a casa sereni, per me sono stati due anni fantastici”

03.07.2016 | 00:58

Il ct azzurro Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dopo l’eliminazione a Euro 2016: “Penso che la Germania avesse grandissimo rispetto per l’Italia. Che abbiano cambiato il sistema di gioco per affrontarci significa che quanto meno ci rispettassero. È stata una gara dura, maschia, sotto tutti i punti di vista. Non dimenticando che nel primo tempo Sturaro ha avuto questa estrazione al ginocchio e ha giocato in maniera stoica. Avrei avuto difficoltà a trovarne un altro. Lasciano qualcosa di importante che è la dimostrazione che volere è potere. Con il lavoro si possono ottenere risultati impensati, dispiace uscire così. Sui rigori eravamo in vantaggio prima del quarto rigore, però va avanti una squadra fortissima. Tenergli testa ci dà una piccola soddisfazione, noi ci credevamo, la delusione alla fine era tanta. Abbiamo provato ad aggrapparci, il calcio dà soddisfazioni ma pure amarezze. Andiamo a casa sereni, abbiamo dato tutto quello che potevamo, due anni fantastici, belli, culminati in un mese e mezzo incredibile. Non finirò mai di ringraziare tutti e ventitré, lo staff, i medici, i magazzinieri. Si era creato qualcosa di magico. Penso che la decisione di andarsene dopo due anni sia stata presa in anticipo, non nego che c’è stato un momento che avrei voluto avere l’opportunità di continuare, però di fronte ad alcuni fatti non ho potuto soprassedere. Ho preferito così. Sinceramente non vedevo nessuno al mio fianco, compresi i giornalisti, sono sempre io a far la guerra contro tutti. Io ho sempre lavorato in funzione della squadra, non per me. È sempre passato questo messaggio perché a qualcuno piaceva, anche per fare trasmissioni. Non mi sono mai sentito appoggiato, da nessuno. Avevo il presidente che mi è stato vicino sempre, però fino a un certo punto. Decisione presa e mi dispiace. Mi auguro che questa traccia dia i suoi frutti. Spero che in futuro si dia spazio anche alla nazionale. Mi sono sbattuto fino all’ultimo per spostare anche la Coppa Italia, io lascio una piccola macchina da guerra. Al di là di essere usciti era quello di costruire, oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione. Oggi contro una squadra forte abbiamo avuto una dimostrazione che comunque questa era una squadra tosta dove tutti ci rispettavano. Serve amore per la nazionale, spero che questo messaggio sia passato nonostante l’eliminazione. Quello di aver lavorato con questo gruppo, è quello che mi ha dato più soddisfazione. Lavorare con queste persone che mi hanno dato veramente tutto. Credo che questi ragazzi abbiano dato tutto. Quando lo fai nessuno può rimproverarti nulla. Sono andati oltre l’ostacolo, hanno dato il possibile e io penso che sia giusto che la gente apprezzi. Quando vedi lavoro, sacrificio, entusiasmo… penso che siano i valori migliori da trasmettere durante le partite. Penso ci sia una generazione che può crescere, in questo gruppo di ventitré ce ne sono tanti alle prime esperienze. Hai bisogno di giocare partite a questo livello, io sono molto fiducioso. C’è una traccia importante, bisogna proseguirla, la federazione farà tutte le scelte possibili per continuare questo lavoro. Chelsea? Non ho mai pensato mai oltre, a novembre sì, ho pensato di continuare. Quando ho deciso di non continuare l’ho detto al presidente. Dopodiché c’è stata la grande possibilità di andare lì e ho accettato”.

 

Foto: Nazionale on Twitter