Conte: “Giampaolo al Milan con merito, ci faremo trovare pronti. Lukaku-Brozovic? Normale amministrazione”
Antonio Conte, allenatore dell'
Inter, ha parlato alla vigilia del derby contro il Milan in conferenza stampa:
"Che partita mi aspetto? Un derby, affrontiamo una buonissima squadra che è il Milan. Lo giocheremo come merita d'essere giocato. Cerchiamo sempre di seguire i dettami della preparazione. A volte ci riusciamo in maniera più approfondita, altre meno. I ragazzi comunque mettono grandissimo impegno. Non ci spaventa il risultato di Champions. Le critiche? Mi han detto che è normale sentire certe chiacchiere. Non può essere una scusa e accettare queste situazioni. Bisognerà abituarsi. Altri club sono più bravi a nascondere certe cose, noi dobbiamo crescere anche fuori dal campo. Ci sono grandi lacune e dobbiamo essere bravi a colmarli. Altrimenti si crea un alibi, perciò vanno cambiati i giri del motore. Si dice che negli altri anni non abbiamo lottato, ma non è così. Giampaolo? Quello che ha ottenuto lo ha meritato. Entrambi abbiamo fatto la gavetta. Lui ha meritato questa grande occasione, ha dimostrato di essere preparato, ossessionato com'è dal calcio come il sottoscritto. Complimenti a lui. La vittoria porta aspetti positivi, entusiasmo, se conseguita in modo meritato. Porta poi anche a rilassamenti e noi dobbiamo saper gestire certe situazioni. Con lo Slavia Praga il primo punto basso? Sul passato non faccio considerazioni, certo è che le statistiche dicono che ci sono stati spesso alti e bassi. In Champions abbiamo affrontato una squadra che si è dimostrata forte, come l'anno scorso in Europa dalla quale sono usciti solo contro il Chelsea. In queste gare si fa esperienza, abbiamo tanti giocatori che non hanno raggiunto le dieci presenze in Champions e l'esperienza conta. Proveremo a capire ancora meglio dove e cosa abbiamo sbagliato. Trapattoni definì l'Inter "una centrifuga"? Quel che dicono i maestri non si discute (ride, ndr). Sapete quanto sono affezionato al mister e quanto gli devo. Sicuramente non è semplice, come dicevo prima bisogna cercare di essere capaci di estirpare cattive abitudini. Per ora abbiamo parlato del campo, anche fuori ci sono cattive abitudini che testimoniano perché ci sono certe dichiarazioni. Dobbiamo essere più impermeabili, ma cercheremo di crescere anche sotto questo punto e diventare più forti. Non si vince solo in campo, ma anche fuori. Questo deve essere molto chiaro. Che mi si dica ogni volta che era così anche negli anni passati io non lo accetto. Ripeto, per me è solo un alibi. Giampaolo ha detto che l'Inter è una squadra già definita e che Conte ripropone il calcio dei primi tempi della sua carriera? Che sia già definita non penso, abbiamo tanti giocatori che per tanti motivi non hanno giocato ancora una partita ufficiale in Champions. Stiamo lavorando su un'idea ben precisa che coinvolga tutti i calciatori. C'è tanta strada da fare e non si possono fare i paragoni con la mia prima Juventus. Assolutamente. Quella Juve non partecipava alle coppe europee e quindi si poteva lavorare sette giorni su sette con i giocatori. Così si può incidere in tutto. Certo qualche similitudine c'è per l'inesperienza di alcuni elementi. Come accadde allora, anche qui questi giocatori matureranno, ma dipenderà da loro diventare top player. Screzio Lukaku-Brozovic? Troppe chiacchiere fuori dal campo, normale amministrazione. Il razzismo è un problema reale in Italia? Qualsiasi forma di insulto lo è, in Italia si va sempre a peggiorare. Dopo tre anni, son tornato e ho trovato solo regressione. Si scrive solo per fomentare odio. Italia peggiorata all'ennesima potenza e siamo colpevoli tutti". Foto: Inter Twitter