Conte-Inter, il Grande Freddo. Ora serve un miracolo
26.05.2021 | 08:00
Si poteva immaginare che tra Antonio Conte e l’Inter sarebbe finita così. Perché non è ancora finita ma quasi, serve un miracolo. Il Grande Freddo è la sintesi di una situazione che definirla complicata è un eufemismo. Lo si poteva immaginare, e non ci voleva un mago, quando si è passati dalla presunta vendita dal club a un prestito di 275 milioni per pagare gli stipendi e mettere un po’ a posto il bilancio. Conte aveva appena vinto, normale che avrebbe voluto vederci chiaro. Normale che non avrebbe accettato e che non accetterebbe un ridimensionamento che prevede la cessione di almeno un big e introiti dagli 80 ai 100 milioni, riducendo spese e monte ingaggi. Il mercato in entrata sarebbe inesistente, meglio: verrebbe calibrato in base alle uscite, cedendo a una cifra (più alta) e acquistando a un’altra (molto più bassa). Ma per Conte togliere appena un tassello importante da questo gruppo, mettiamo Lautaro solo come esempio, significherebbe buttate a mare o quasi due anni di lavoro o quasi. Comprendiamo. I 12 milioni circa di ingaggio? Si troverà un accordo. Ci può essere un miracolo? Sì un miracolo, ma Marotta dovrebbe superarsi. E’ stato bello resistere, ora siamo a un punto di non ritorno. E quale allenatore per l’Inter? Allegri nei sogni fin dal vertice settembrino di Varese poi terminato con un compromesso tra Antonio e il club. Però Max è vicino alla Juve, accetterebbe quanto Conte rispedisce al mittente, il famoso ridimensionamento? Poi ci sono Simone Inzaghi e Mihajlovic: il primo incontrerà Lotito, il secondo ha due anni con il Bologna (che si è cautelato con Luca Gotti) ma siamo nel campo delle ipotesi. Prima bisogna chiudere il rapporto con Conte. Oppure sperare in un miracolo, non sappiamo chiamarlo diversamente.
Foto: Twitter Inter