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Conte: “La partita della vita è quella di domani. Lukaku ha doti umane importanti”

13.09.2019 | 14:32

Alla vigilia della sfida all’Udinese valida per la terza giornata di Serie A, Antonio Conte parla in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico dell’Inter: “L’Udinese è una squadra forte, fisica, che difende e riparte bene ed è una brutta gara da pelare anche nelle palle inattive. Dobbiamo fare il nostro meglio e pensare gara dopo gara. La partita della vita è domani contro l’Udinese. Giusto ci sia entusiasmo intorno all’ambiente, ma va dosato. Onestamente mi fa piacere che i tifosi mi abbiano accolto in questa maniera. Continuo a dire che cercherò l’empatia con le prestazioni: do tutto me stesso per il mio nuovo club, entro totalmente nella storia della società e cerco di trasferirlo ai calciatori. È stata una buona partenza. L’immagine che oggi l’Inter dà è quella di essere un club con le idee chiare, il mercato lo ha dimostrato. Guardiamo molto al di là delle prime due vittorie in Serie A. Nelle prossime gare dovremo testare tutti i giocatori della rosa, poi capiremo se tutti avranno raggiunto un livello fisico e tattico ottimale. Sanchez è un giocatore forte che ha vinto in passato e ha giocato in club importanti. Ora bisogna riportarlo al livello top, ultimamente non ha mostrato tutte le sue qualità. Mi ha dato disponibilità, ha grande voglia di allenarsi e sta iniziando a capire alcune situazioni di gioco in queste settimane. Quando sarà pronto, sono convinto che ci darà una grossa mano. Lukaku è entrato nel pianeta Inter mostrando positività e voglia. Il resto del gruppo lo ha capito subito. Stiamo parlando di un ragazzo con doti umane importanti: più volte cerca di mandare in gol il compagno e pensa prima al bene della squadra. E per questo è importante per noi. Lautaro Martinez può fare sia la prima sia la seconda, è un calciatore moderno e nell’eventualità può anche non giocare in coppia con Lukaku. Lazaro è stato limitato dall’infortunio, non mi ha dato la possibilità di vederlo all’opera in gare vere. Dovrò testarlo in una partita ufficiale, viene da un campionato molto diverso dal nostro. Per Biraghi invece è più semplice integrarsi: è una buonissima alternativa per la corsia mancina insieme ad Asamoah e Dimarco. Io devo essere bravo a far crescere ognuno dei miei calciatori. A Icardi possiamo solo augurare un grandissimo in bocca al lupo. A oggi non fa parte della nostra squadra e perciò non è corretto che sia io a parlarne. Ai tre centrali ho chiesto di giocare, determinare il gioco, fare uno step in più e non pensare solo a difendere. Devono essere i primi registi della squadra. Lavoro molto sulla solidità, con tutti i giocatori. Indipendentemente dai titolari o dalle alternative. Chi entra deve sapere alla perfezione cosa fare e quando farlo. Un fattore che ultimamente qualcuno fa finta di non vedere è che l’Inter ha cambiato più di tutti rispetto alle altre in questa sessione di mercato, compreso l’allenatore. Perciò è inevitabile mettere in conto un periodo di assestamento. Lavoriamo affinché questo punto interrogativo diventi esclamativo, stiamo assorbendo la stessa identità e il tempo giocherà a nostro favore“.

Foto: twitter ufficiale Inter