Ultimo aggiornamento: mercoledi' 18 dicembre 2024 13:34

Conte: “Non andremo a San Siro a sventolare bandiera bianca. Lukaku? Parlare sempre di lui è stancante”

08.11.2024 | 15:30

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro l’Inter.

Queste le sue parole: “Fa sempre un certo effetto dove si è lavorato, duramente, è un carico di emozioni, torni indietro nel tempo, è inevitabile ripensare a tante cose, tanti episodi. Sicuramente un bell’effetto tornare dove ho lavorato. E vinto? Sì, due anni felici. Il primo siamo arrivati secondi, abbiamo perso la finale di EL, nel secondo vincemmo lo Scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate che ho vissuto al massimo”.

Ha letto le frasi di ADL, somigliano molto alle sue. Che effetto può produrre sull’ambiente? Può togliere qualcosa come entusiasmo?
“Le parole del presidente non le ho lette. Qualsiasi cosa abbia detto, un tecnico non deve commentare ciò che dice il proprio presidente, deve ascoltare e andare avanti. Non c’è da commentare. Il presidente l’ho visto settimana scorsa, non mi ha detto niente, se a voi ha detto altro di diverso. Sono considerazioni sue, non commenterò mai le parole del presidente, lui è a capo di tutto ed è giusto esprima il suo pensiero. Io sono al di sotto”.

I 3 punti sono più importanti per l’Inter campione in carica o per il Napoli in ricostruzione.
“Sono importanti, sono sempre 3 punti, è inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto ciò che ha dimostrato, è la squadra più forte, hanno lavorato benissimo ed oggi sicuramente si mettono in una posizione un po’ più alta rispetto a tutte le altre. Va dato merito a loro, hanno fatto un grande lavoro dai dirigenti all’allenatore ai calciatori, sono cresciuti tutti ma sono 3 punti per loro e per noi, si giocherà la partita e non andiamo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima di iniziare, ma convinti di giocarci le nostre carte, poi vedremo cosa accadrà. Noi la stiamo preparando in maniera importante, come facciamo sempre, non andiamo lì a lasciare i 3 punti prima ancora di giocare. Sarà un test importante, ci misureremo con la migliore e sarà importante per capire i nostri progressi, non dimenticate che ci arriviamo da prima in classifica, può dire tutto o niente, è l’obiettivo è di rimanere in testa alla fine della classifica”.

Su Lukaku:“Ad ogni santa conferenza c’è sempre la domanda su Lukaku. Diventa anche un po’, non fastidioso, ma parliamo della squadra. La crescita di Lukaku dipende dalla crescita della squadra, il singolo non è mai così determinante da spostare dei valori. La squadra è alla base, poi ci sono i singoli che vanno esaltati, il connubio deve portarci ad essere forti. Se uno non segna altrimenti chiediamo sempre perchè. E’ la squadra che deve crescere, ma sono fiducioso perché li vedo ogni giorno, hanno voglia di lavorare e migliorare, vedo tanto impegno e non ridurrei ad un singolo giocatore e non è giusto anche nei confronti degli altri”.

Si Lobotka: Il valore di Lobotka lo conosciamo tutti, è inutile sottolinearlo, noi dobbiamo essere bravi a cercare un qualcosa che possa sopperire ad una o più assenze. Penso che Gilmour ha fatto molto bene in queste gare, non mi sentirete mai lamentarmi delle assenze. Abbiamo una rosa, abbiamo cercato di fare una rosa nei limiti del possibile per sopperire anche a qualche infortunio ed ho fiducia in tutti. Lobotka si è allenato da metà settimana, l’abbiamo anche un po’ gestito, ma sta bene, ha recuperato ed è a disposizione, che possa partire dall’inizio o no lo valuteremo”.

Cosa dovete fare per mettere in difficoltà l’Inter?
“Dobbiamo giocare la partita, poi è inevitabile, se pensi di andare lì a fare da sparring partner ad aspettare i cazzotti non è questa la nostra idea. Andremo a misurarci anche con i nostri valori, cercheremo di fare la partita e quello su cui stiamo lavorando perché penso che questo sia al di là del risultato l’aspetto più giusto per continuare a crescere”.

6 squadre in 4 punti, la sfida può essere determinante per la corsa?
“Ma la corsa su cosa? Se parliamo di 6 squadre ci metti dentro il discorso Scudetto, Champions, Europa League, pure Conference, proprio perchè sono tutte in pochi punti si capisce la difficoltà del campionato”.

Sarà soddisfatto dopo aver visto cosa con l’Inter che è mancato con l’Atalanta?
“Come con l’Atalanta, a livello statistico è stata equilibrata, io devo analizzarla non da tifoso, in altre partite siamo stati più concreti noi a sfruttare le occasioni, in questa gara l’Atalanta le ha sfruttate di più. Con l’Inter mi aspetto di giocarmela come con l’Atalanta, magari con più qualità in fase conclusiva, magari con più forza nei duelli, ci stiamo lavorando”.

Manca un marcatore brevilineo su questi attaccanti più rapidi?
“Si lavora sempre di squadra a livello difensivo, non è mai un discorso singolo. Sull’uno contro uno è importante lavorare di squadra, se si isolano uno contro uno contro uno forte proprio nell’uno contro uno metti in difficoltà il tuo calciatore e metti l’avversario nelle migliori condizioni. E’ sempre un lavoro di squadra da fare, se uno è veloce se lo metti contro uno grande o piccolo se è forte ti salta e devi limitarlo non lasciando quella situazione”.

Foto: sito Napoli