Conte: “Odio perdere, sto male due giorni quando succede. Sul Liverpool…”

Antonio Conte, nuovo allenatore del Chelsea, stasera affronterà il Liverpool. Intervistato da Thierry Henry per Sky Sport, l'ex allenatore della Nazionale ha parlato della sua esperienza: "Quando sono diventato allenatore il mio entusiasmo è cresciuto sempre più, secondo me quando hai la possibilità di mostrare la tua energia e la tua passione durante un match è un bene. Per me è normale mostrare tutta questa passione, magari talvolta capita di segnare un gol che ti permette di vincere alla fine, come è successo ad esempio  quando allenavo l'Italia contro la Spagna. Sì, mostro la mia passione, ma sono sempre me stesso". "Abbiamo lavorato tanto durante la pre-season perchè secondo me è necessario lavorare su diversi aspetti. Innanzitutto sul piano tattico e fisico, ma anche sul piano della mentalità. Ricordo che alla Juventus ero alla ricerca del giusto equilibrio e che i primi due mesi furono molto difficili. Ho usato comunque la mia esperienza da calciatore per cercare la maniera migliore per affrontare la preparazione e per partire bene in Premier League. Il mio stretto rapporto con i calciatori? Secondo la mia esperienza da giocatore, questo è il modo corretto per controllare lo spogliatoio. All'inizio della stagione io parlo con i miei ragazzi e discutiamo sempre di rispetto ed educazione. Io chiedo questi aspetti, ma sono anch'io a dare lo stesso. Se qualcuno non ha un atteggiamento positivo in allenamento o in altre circostanze io preferisco ucciderlo piuttosto che avere 22 giocatori. Perchè ripeto, seguendo la mia esperienza da calciatore, se un allenatore chiude gli occhi e non vede le situazioni negative perde lo spogliatoio". Il Liverpool di Klopp: "Penso che sarà una grande partita perchè in questo momento il Liverpool è in grande forma e noi dovremo fare grandissima attenzione. Considero la squadra di Klopp la peggiore che potessimo affrontare in questo momento, per questo dovremo preparare la gara nel migliore dei modi. Non perdiamo in casa da tempo? Per noi è importante giocare a Stamford Bridge, davanti ai nostri tifosi dobbiamo sempre provare a vincere e dare tutto. Io odio perdere, per uno o due giorni soffro moltissimo dopo una sconfitta. Ed è per questo motivo che con i miei giocatori e con tutte le persone che lavorano con me cerco sempre la soluzione giusta per evitare di perdere". Chiusura sulla vita a Londra: "Quando sono con mia moglie e mia figlia mi diverto a visitare questa fantastica città. Per il resto è difficile fare altro per me perchè spesso rimango otto o nove ore a lavorare a Stamford Bridge. Di sicuro preferisco stare al campo di allenamento di Cobham, dove in futuro ho anche intenzione di chiedere un letto". Foto. sito ufficiale Chelsea