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Conte: “Porte chiuse? Atmosfera strana. Con Eriksen stiamo provando situazioni nuove. Juve? Questo ciclo ci dirà tanto”

27.02.2020 | 23:24

Conte FOTO Twitter uff Inter

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport per analizzare la vittoria con il Ludogorets in Europa League: “Mi era già capitato con la Nazionale italiana di giocare a porte chiuse contro la Croazia. L’atmosfera è strana, non è semplice perché sembra un allenamento, soprattutto all’inizio. I ragazzi sono stati bravi ad avere l’approccio giusto, anche se abbiamo subito gol abbiamo rimesso subito le cose in chiaro. Andiamo avanti, avendo avuto la possibilità in queste partite di fare rotazioni, dando minutaggio a chi ne aveva bisogno”.

L’esperimento della difesa a quattro è in funzione di Eriksen?
“C’è bisogno di lavorare, di avere tempo. Il rinvio della partita contro la Sampdoria ci ha dato la possibilità di provare qualcosa di nuovo, situazioni che possono essere riproposte, a inizio partita o a gara in corso. Situazioni nuove che abbiamo cercato di mettere in atto questa sera”.

Come arrivate alla sfida di domenica?
“Abbiamo iniziato questo ciclo di partite, dove abbiamo già affrontato partite impegnative. Alla fine di questo ciclo capiremo quanto siamo distanti da vincere. Prima della sosta avremo un’idea più chiara, su dove siamo e su cosa possiamo fare. Ci aspetta ancora tanta strada”.

Si può pensare di fare meno rotazioni, doveste andare avanti in Europa?
“È giusto che una squadra come l’Inter parta in tutte le competizioni con il massimo obiettivo, anche se sono nove anni e qualche mese che l’Inter non porta a casa dei trofei. L’Inter è un club che per tradizione e ambizione deve puntare ad ottenere il massimo. Detto questo vincere non è semplice, lo dimostra la storia. Cercheremo di fare il massimo, sapendo che le vittorie non arrivano dal nulla. Chi ha vinto sa che percorso c’è da fare, le difficoltà che ci sono. Questo è un gruppo che sta lavorando bene, in tanti non conoscono questo percorso, bisogna fare esperienza”.

Le scelte più importanti ricadono sulle due mezzali?
“Faremo delle valutazioni in questi due giorni, non siamo prescindendo mai dalle due punte. Il lavoro per i centrocampisti è molto più dispendioso, se giochi con una punta, due esterni e un trequarti hai cinque giocatori che rientrano. Con due punte ti viene a mancare qualcosa a livello difensivo in mezzo al campo, quindi c’è l’esigenza di trovare un equilibrio. Dipende anche dalle squadre che affronti, se sono molto forti o medie. Non è semplice trovare l’equilibrio. A Brozovic piace costruire dal basso, ma può sicuramente migliorare in fase difensiva”.

Ha sentito le parole di Agnelli?
“Sì, ciao… (si allontana dal microfono, ndr)”.

Foto: Inter Twitter