Conte, sembrano parole d’addio. All’Inter serve chiarezza o… Allegri
Antonio Conte ha spiegato dopo la finale di
Europa League la sua posizione. Ha detto e non detto, ha fatto intuire che il futuro dell’
Inter potrebbe essere anche senza di lui, ha aggiunto che la priorità è la famiglia, sembrano dichiarazioni di addio. Eppure, pochi minuti prima il presidente
Zhang lo aveva elogiato, dimenticando (almeno ufficialmente) le parole durissime che Conte aveva rivolto alla proprietà e che non avevano bisogno di interpretazioni. Ora il tempo della chiacchiere va messo alle spalle, all’Inter serve chiarezza anche per dare un senso ai grandissimi investimenti fatti. Conte ha un contratto da 12 milioni netti per due stagioni, totale 48 lordi, una montagna di soldi. Se non se la sentisse, per qualsiasi motivo, sarebbe giusto mettersi attorno a un tavolo e arrivare alla soluzione, per il bene dell’Inter visto che siamo a fine agosto e c’è una stagione da programmare. Se non se la sentisse, per i citati motivi di famiglia, sarebbe automatico trovare una soluzione collegata all’aspetto economico: cambiando le condizioni e le disponibilità, si dovrebbe arrivare a una quadratura che non sia un bagno di sangue per il club. Noi pensiamo che il segno della continuità, con Conte ancora in panchina, rappresenti la chiave più logica. Ma a patto che ci sia chiarezza al cento per cento, volontà assoluta e che non si riparta con i soliti attacchi senza senso. Senza feeling al 120 per cento, meglio salutarsi alla larga da qualsiasi equivoco. E ripartire da Max
Allegri, l’unico candidato possibile in caso di ribaltone. Foto: Twitter Inter