Coraggio Marco, non è da questi particolari che si giudica un calciatore
Ho il piacere di conoscere Marco
Mancosu da un po’ di tempo. E ho sempre apprezzato la lealtà, la sincerità, l’enorme professionalità oltre che le indubbie doti tecniche. Mi ha colpito la sua grande trasparenza e nobiltà d’animo nel raccontare il suo recente dramma, un tumore che sta sconfiggendo e che cancellerà con una rasoiata sotto l’incrocio. E ovviamente non mi ha sorpreso la sua reazione dopo il calcio di rigore fallito contro il
Venezia che ha mandato in fumo la possibilità per il
Lecce di giocare la finalissima dei playoff di
Serie B contro il
Cittadella. Le sue lacrime, il pianto a dirotto, il crollo psicologico, la sensibilità di una bandiera che di mettere la faccia e che sventola sempre più in alto quando senti il mondo crollare. Ma per uno come
Mancosu reagire sarà il primo comandamento, lo ha già fatto nella partita più difficile della sua carriera. Coraggio
Marco, stai vincendo contro il destino cinico e baro. Rialza la testa, cancella quel rigore e guarda in cielo, dove è finito quel pallone. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, te lo ricorderà ogni minuto Francesco
De Gregori. E’ pura verità. Un giocatore si giudica dal coraggio... Un uomo ancora di più, tu di coraggio ne hai avuto a quintali. E il tuo
Lecce saprai riprenderlo presto per mano, con l’altruismo e con la fantasia... FOTO: Sito Lecce