Corruzione in Liguria: ai domiciliari Aldo Spinelli, ex presidente di Genoa e Livorno
07.05.2024 | 13:21
Nella mattinata di martedì 7 maggio, è stato arrestato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con l’accusa di corruzione e l’ex presidente dell’autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Paolo Emilio Signorini, oggi delegato di Iren. Ai domiciliari invece, l’ex presidente di Genoa e Livorno Aldo Spinelli. Il governatore Toti è stato sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino. Tra gli indagati anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga.
L’inchiesta è nata più di 4 anni fa, quando il governatore Giovanni Toti finì sotto il controllo di Bankitalia per alcuni finanziamenti considerati operazioni sospette dai funzionari preposti al controllo, facendo così partire gli accertamenti della guardia di finanza.
Al centro della procura, diverse aree portuali tra cui la Terminal Rinfuse, legata al gruppo di Aldo Spinelli.
A quanto dice la procura, cinque giorni dopo il rinnovo della concessione, da quattro società facenti capo a Spinelli, sarebbero partiti bonifici per un totale di 40 mila euro al comitato Giovanni Toti Liguria. Le indagini riguardano anche la concessione data alla famiglia Spinelli nella zona delle Colonie Bergamasche di Celle Ligure.
Gli arrestati avevano allestito, secondo la procura di Genova, un sistema di favori alimentato da tangenti. Sotto indagine anche alcuni pagamenti occulti di spazi pubblicitari, tra cui il maxi cartellone che si trova sul grattacielo più alto di Genova su cui in passato c’è stata anche una pubblicità di Esselunga. Al presidente Toti sono contestati finanziamenti e favori ottenuti da Spinelli per un totale di 74 mila euro. Tra gli indagati c’è anche il capo di gabinetto della Regione Matteo Cozzani, accusato di corruzione elettorale, con l’aggravante di aver agevolato l’attività del clan Cammarata. Sotto indagine anche Mauro Vianelli, presidente dell’Ente Bacini, Roberto Spinelli, figlio dell’imprenditore Aldo, Venanzio Maurici (sindacalista della Cgil), Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa.
Foto: Twitter uff Livorno