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Corruzione nello sport: focus della Polizia criminale. La nota della Serie B

06.07.2024 | 20:56

“La corruzione nello Sport” è il titolo del focus elaborato dal Servizio analisi criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, l’organo fra l’altro a cui la Lega B si affida per prevenire e contrastare il match fixing e che, più in generale a livello nazionale, combatte i tentativi di infiltrazione della criminalità nel settore nonchè episodi di frode sportiva. Il documento dà conto di una serie di iniziative, anche internazionali, volte a contrastare il fenomeno nella sua forma globale.

Il rapporto mette in luce come le organizzazioni criminali, anche estere, riescano a infiltrarsi nel settore sportivo attraverso una varietà di condotte illecite.

La Carta Europea dello Sport, all’articolo 1, invita i governi a promuovere lo sport come un importante fattore per lo sviluppo umano, con l’obiettivo di proteggere e sviluppare le basi morali ed etiche dello sport, nonché la dignità umana e la sicurezza di tutti i partecipanti.

L’Italia si è dimostrata all’avanguardia nella prevenzione della corruzione sportiva attraverso la creazione dell’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS). Presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Direttore Centrale della Polizia Criminale, l’UISS include rappresentanti delle Forze di polizia, delle istituzioni e del mondo dello sport.

Tra le iniziative adottate negli anni vi sono la formazione specifica per le Forze di polizia e la promozione di valori fondamentali come rispetto, legalità, correttezza, integrità e fair play.

In parallelo all’UISS opera il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (GISS) che, coordinato dal Direttore del Servizio Analisi Criminale e composto da rappresentanti delle Forze di polizia e della Direzione Investigativa Antimafia, ha il compito di contrastare i tentativi di infiltrazione criminale nello sport.

Durante le stagioni 2021-2024, il GISS ha ricevuto 33 segnalazioni relative a eventi sportivi, di cui 16 all’estero:
• 21 segnalazioni per il Calcio (6 all’estero);
• 6 per il Tennis (tutti all’estero);
• 3 per il Tennis da tavolo (tutti all’estero);
• 3 per la Pallavolo (1 all’estero).

Le indagini condotte in collaborazione con l’Interpol Match Fixing Task Force hanno rivelato nuovi modus operandi nella manipolazione delle competizioni sportive, evidenziando un rischio significativo anche per i campionati minori e dilettantistici.

Nel focus si registra un aumento delle attività illegali in rete, con un uso sofisticato di strumenti tecnologici per i pagamenti elettronici e il furto di identità per l’apertura di conti di gioco online. Inoltre, vengono utilizzati programmi specifici per eludere i sistemi di monitoraggio delle scommesse automatiche.

Oltre alle normative anticorruzione e alle disposizioni contro la criminalità organizzata e il riciclaggio di capitali illeciti, un ruolo cruciale nella prevenzione della corruzione sportiva è svolto dal “soft law” rappresentato dalle linee guida e dai codici etici, strumenti fondamentali per rafforzare la legalità nel settore sportivo.

Le autorità italiane continuano a impegnarsi per mantenere alto il livello di integrità e trasparenza nello sport, proteggendo così un settore che rappresenta non solo un’importante attività economica ma anche un valore sociale e culturale fondamentale.

Foto: logo Serie B