Corvino, abbiamo parlato di Tuia e del mercato non dei massimi sistemi
Consigliamo a
Pantaleo Corvino di rilassarsi. È stato riempito di elogi negli ultimi due anni, modello
Lecce e avanti così, la giusta sintesi di quanto il club ha fatto. Per merito suo, ma non soltanto suo (sia chiaro). Ma ci sono modi e modi di “aggredire” per una notizia. Ieri in conferenza Corvino ha voluto bollare con un “non è vero niente” la notizia che avevamo dato sul forte interesse della
Reggina per il difensore
Tuia. Una richiesta di
Inzaghi, al punto che lo stesso club amaranto ne ha parlato con il direttore sportivo
Trinchera. Se il Lecce non intendesse liberare Tuia, ce ne faremmo una ragione. E anche la Reggina, che andrebbe su un altro difensore. Ma dire “non è vero niente” tanto per imporre la sua verità e sbugiardare gli altri non è una bella cosa. Qui non siamo dentro l’Aeronautica, non ci sono gradi e diktat, ordini da prendere o da dare, basterebbe solo il rispetto. Quanto al difensore centrale
Saintini del
Sion ribadiamo un concetto: il Lecce l’ha trattato, poi se Corvino vuole fare ironia tra “infondato” e “affondato” problemi suoi. Il rispetto è come l’amalgama, non lo vendono al supermercato. E per chiederlo bisogna darlo. Il clima di terrore oppure “qui si fa come dico io e basta” a noi non compete. Per fortuna i vari
Falcone,
Baschirotto,
Pongracic,
Banda,
Maleh,
Cassandro e chissà quanti altri che dimentichiamo sono in Salento e non si tratta di “nulla di vero”. In fondo, stiamo parlando solo di Tuia e del calciomercato, non di diktat, imposizioni, restrizioni e massimi sistemi. Foto: sito ufficiale Lecce