Cosa resta del derby: il genio di Dybala, super Belotti e i cambi di Miha
È stato un derby sanguigno, quello di Torino, ribaltato dalla Juve anche e soprattutto con la classe di
Higuain. Ma restano altre istantanee, nitide. Per esempio, la conferma che oggi
Belotti è il miglior attaccante italiano: non soltanto per i gol, ma per quella potenza che è argento vivo da trasmettere ai compagni. Una discesa di circa 50 metri nel primo tempo, contro tutto e contro tutti, rende l'idea del nostro ragionamento. Belotti non può che crescere, Cairo ha fatto benissimo a blindarlo con una clausola da 100 milioni valida soltanto per l'estero. Ma una fotografia a colori del derby ce l'ha regalata
Dybala: pochi minuti, con un tasso di classe nettamente superiore alla media. Una giocata sull'out destro ha rubato gli occhi: dribbling, quattro occhi al posto di due, un assist sprecato da Higuain, un altro assist che poi Pjanic avrebbe capitalizzato al secondo tentativo. Dybala è impressionante, il bello del calcio. Il derby è stato ben preparato dai due allenatori, ma i cambi faranno discutere: quelli di
Allegri hanno pagato, quelli di
Mihajlovic hanno forse un po' snaturato il Toro. Diciamo "forse" perché resterà nelle valutazioni dei prossimi giorni il tentativo di Sinisa di sbancare, l'idea era questa. Ma neanche il tempo di memorizzare che Higuain ha colpito, fine delle trasmissioni. Foto: Juventus Twitter