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COURTOIS, FUTURO IN BLUE

01.04.2014 | 10:30

Thibaut Courtois fa sempre notizia. In campo, perché le sue prestazioni con la maglia di Atletico Madrid e Belgio già da tre stagioni ammaliano gli addetti ai lavori. Ma anche sul mercato, perché la telenovela concernente il ritorno al Chelsea ha ormai assunto i contorni di una soap biennale. Premessa d’obbligo: il 26 luglio 2011 i Blues lo acquistano versando 9 milioni di euro nelle casse del Genk, per poi girarlo immediatamente ai Colchoneros dove lo spilungone (199 cm di altezza), ai tempi diciannovenne, eredita la maglia numero 13 da David de Gea, frattanto trasferitosi al Manchester United, e con essa i galloni da titolare. A dispetto della giovanissima età e della “pesantezza” della camiseta rojiblanca, l’estremo difensore incanta da subito Diego Simeone, che lo preferisce al più rodato Sergio Asenjo intravedendo nel ragazzo il degno erede – se non il più fulgido esemplare – di quella scuola belga che nell’ultimo quarto di secolo aveva potuto annoverare tra le proprie fila elementi del calibro di Jean-Marie Pfaff e Michel Preud’homme. E Thibaut ripaga El Cholo a suon di interventi prodigiosi e uscite rassicuranti, conferendo solidità all’intero pacchetto arretrato dei madrileni e contribuendo alla conquista di un’Europa League, una Supercoppa europea e una Coppa del Re. A livello personale, invece, al termine della scorsa annata arrivano il riconoscimento di miglior portiere della Liga e il Trofeo Zamora, dedicato al meno battuto. Ma il meglio forse deve ancora venire, basta guardare la classifica del campionato in corso per rendersene conto: a sette giornate dalla fine l’Atletico guarda tutti dall’alto con 1 punto di vantaggio sul Barcellona e 3 sul Real Madrid. La possibilità di rompere lo storico duopolio è concreta e il pipelet rappresenta, unitamente a Diego Costa e Koke, un autentico valore aggiunto per la compagine del Manzanarre che ha schiantato recentemente il Milan negli ottavi di Champions. Minori, chiaramente, le chance nella massima competizione continentale, stasera il primo atto dei quarti di finale contro i blaugrana al Camp Nou.

Prima di soffermarci sul futuro, ripercorriamo brevemente le tappe salienti che hanno sin qui contraddistinto il suo percorso. Il nostro personaggio del giorno nasce a Bree, nelle Fiandre, l’11 maggio del 1992, e muove i primi passi nel vivaio del Bilzen dove inizia a disimpegnarsi come terzino sinistro. Approdato all’età di 7 anni nel settore giovanile del Genk, viene immediatamente collocato in porta, percorrendo tutta la trafila fino al debutto da titolare in prima squadra nella massima serie, datato 17 aprile del 2009, a diciassette anni non ancora compiuti. Numeri da predestinato anche con la Nazionale maggiore: l’ex Ct Georges Leekens lo fa esordire dal 1’ il 5 novembre del 2011 nell’amichevole contro la Francia. Gettone che consente a Thibaut Nicolas Marc, questo il nome completo, di fregiarsi del titolo di più giovane calciatore di sempre ad essere sceso in campo con la maglia dei Rode Duivels.

Riagganciandoci al mercato, abbiamo già accennato alla sua posizione: quella in corso è la terza stagione che Courtois disputa all’Atletico Madrid, abile nelle due precedenti sessione estive a farsi rinnovare il prestito dalla società di Roman Abramovich, facendo leva ovviamente sulla volontà del guardiano dei pali, che ha sempre dichiarato di essere “molto felice all’Atletico” e che il suo desiderio più grande è “quello di giocare con continuità, se nel Chelsea non posso farlo perché davanti ho Cech, uno dei migliori portieri al mondo, sono pronto a restare qui”. Concetti ribaditi fino alla nausea alla stampa insistente, il virgolettato in questione risale infatti a tre giorni fa.

Il punto è proprio questo, il deterrente londinese è costituito dalla presenza in organico di Petr Cech, interprete di livello assoluto che ancora deve compiere 32 anni: pochini per un portiere, lo sa bene anche Thibaut, che giustamente non vuol fare il secondo ad alcuno. Lo scorso 18 ottobre, interpellato in merito ai rumors sul gioiello in prestito che chiamavano in causa il Barcellona, José Mourinho ha dichiarato: ”Abbiamo sotto contratto con noi il miglior portiere del mondo, Cech, e il miglior giovane portiere del mondo, Courtois. Quindi noi siamo al sicuro, mi spiace per le squadre che cercano estremi difensori, è un loro problema. La nostra posizione è fantastica. Noi abbiamo il controllo della situazione, non Barcellona, ​​Atletico o altri team interessati ai nostri goalkeeper”. Successivamente la stampa iberica ha accostato, a più riprese, lo specialista anche al Real Madrid, oltre ad insistere sulla volontà manifestata dagli stessi biancorossi della Capitale di acquisirne le prestazioni a titolo definitivo.

Per completare il quadro, però, va menzionato un lancio del 22 marzo griffato Daily Mirror, nel corpo del quale si parlava di nuovo accordo quinquennale – con adeguamento dell’ingaggio – già pronto per Courtois, in modo da estendere l’attuale scadenza prevista per il 30 giugno del 2016. Secondo il noto tabloid, insomma, lo Special One avrebbe deciso di puntare sulla maggior freschezza ed esplosività che il ventunenne potrebbe garantirgli, previo accantonamento di Cech, s’intende.

Perché con Petr ancora di stanza a Stamford Bridge, Thibaut difficilmente si presenterà al check-in per Londra, il Chelsea lo ha ben memorizzato. Non resta che attendere la fine della stagione agonistica in corso per saperne di più, verosimilmente il nodo andrà risolto prima della sua partecipazione al Mondiale con gli outsider di Marc Wilmots.

Quel che è certo è che in ogni caso il futuro è nelle mani, rectius nei guanti, di Courtois.