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CRESCITA ESPONENZIALE E PERSONALITÀ: STRAKOSHA, IL NUOVO GUARDIANO DELLA LAZIO

28.03.2017 | 10:30

In questi giorni in casa Lazio regna un grande senso di soddisfazione. Il motivo ha un nome e un cognome: Thomas Strakosha. Il portiere, reduce da un ottimo periodo, ha avuto la possibilità di esordire con la propria Nazionale qualche giorno fa contro l’Italia di Gian Piero Ventura nel match vinto dagli azzurri per 2-0 al Barbera di Palermo. Prima De Rossi e poi il suo caro amico Immobile hanno in parte rovinato la serata all’estremo difensore albanese, ma l’emozione resterà indelebile: “Ciro mi ha battuto, loro sono i vincitori, spero non siano troppo severi con me. Le emozioni erano molte – afferma al termine – questo è un sogno diventato realtà”. Strakosha nasce ad Atene il 19 marzo del 1995, inizia a volare tra i pali sin da piccolo e entra a far parte del settore giovanile del Panionios. Nel 2012, però, la Lazio lo individua e lo preleva per la cifra di 75 mila euro. Una volta giunto in Italia diviene subito il titolare della formazione Primavera, con cui conquista un campionato e una Coppa Italia. Nel 2013, dopo la cessione dell’argentino Juan Pablo Carrizo all’Inter, viene aggregato in prima squadra occupando il ruolo di terzo portiere. In biancoceleste la sua crescita è esponenziale, in poco tempo mette in evidenza tutte le proprie capacità. Il 26 maggio, insieme ai suoi compagni, si aggiudica la Coppa Italia nel sentitissimo derby giocato contro i rivali storici della Roma. La Lazio vince finale per 1-0 e parte la festa, Strakosha ne fa parte ed è uno dei protagonisti. Il 18 agosto 2013, però, arriva una delusione: la Supercoppa italiana va alla Juventus, i bianconeri si impongono con un netto 4-0. Il 20 maggio della stagione successiva, ancora dalla panchina, stavolta perde la finale di Coppa Italia sempre contro la Juventus (2-1 il risultato finale).

Nel luglio del 2015, a causa del suo scarso impiego, si trasferisce con la formula del prestito alla Salernitana, in Serie B. Il presidente Claudio Lotito crede molto in lui e la piazza granata gli permette di fare esperienza sul campo. Dopo tante panchine con la maglia della Lazio, infatti, il 9 agosto 2015 l’esordio nel calcio professionistico in occasione del secondo turno di Coppa Italia contro il Pisa, sfida che termina 1-0 in favore dei campani. Il 6 settembre successivo disputa anche la prima partita in Serie B, in occasione della vittoria casalinga per 3-1 nel derby contro l’Avellino. Conclude l’esperienza a Salerno totalizzando 13 presenze. Un’avventura sicuramente formativa che permette al giovane portiere di accumulare minuti. A questo fa rientro alla Lazio che, dopo la cessione del connazionale Etrit Berisha all’Atalanta, decide di affidargli il ruolo di secondo portiere alle spalle di Federico Marchetti. Il 20 settembre 2016 arriva l’esordio in Serie A in occasione della gara persa contro il Milan a San Siro per 2-0. Il direttore sportivo biancoceleste, Igli Tare, ripone molta fiducia nel classe 1995 e così, nel momento in cui Marchetti accusa dei problemi fisici (in particolar modo al ginocchio), il tecnico Simone Inzaghi lo lancia in campo a difesa della porta laziale. Strakosha risponde alla grande, confermando le attese e dimostrandosi all’altezza. Le sue ottime prestazioni attirano anche le attenzioni del ct della Nazionale albanese Gianni De Biasi che, dopo averlo convocato in occasione di due amichevoli contro Marocco e Macedonia, lo richiama per la recente sfida proprio contro l’Italia. Il collega Berisha è squalificato, Strakosha si infila i guantoni e tenta in tutti i modi di sventare i pericoli creati dagli azzurri.

Il futuro di Strakosha sarà sicuramente degno di nota, a soli 22 anni ha già messo in mostra grande personalità. Lotito può sorridere e ritenersi soddisfatto, Tare altrettanto. In attesa di ritrovare il miglior Marchetti, la Lazio si affida al suo nuovo guardiano: Thomas Strakosha, pronto a volare tra i pali proprio come l’aquila Olympia.

Foto: zimbio