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Crespo: “Lautaro uno dei più forti al mondo, criticarlo è una bestemmia. Qualche anno fa lo voleva il Barça”

21.11.2024 | 10:49

Hernán Crespo, ex attaccante dell’Inter, ha dedicato ampio spazio a Lautaro Martínez in una recente intervista con La Gazzetta dello Sport.

“Lautaro è una punta completa, sa fare tutto. Un attaccante si giudica per quanti gol fa e Lautaro ne fa parecchi. E poi si deve osservare il suo impatto sulla squadra, e mi sembra che Lautaro stia dimostrando quanto la sua presenza sia importante per l’Inter e per l’Argentina. Con il pallone tra i piedi è bravo di destro, di sinistro,nel dribbling, è abile di testa e conosce il gioco. Possiamo chiedere di più a un centravanti?”.

Cosa pensa di Lautaro?: “Che è uno dei più forti attaccanti del mondo. Non mi dimentico quando, qualche anno fa, lo voleva il Barcellona e sembrava che l’Inter tentennasse. Io gli consigliai di restare in nerazzurro, perché si sarebbe tolto grandi soddisfazioni e avrebbe avuto la possibilità di crescere ancora. Non mi sono sbagliato”

Dove può arrivare questa Inter?: “Io dico che è candidata a vincere lo scudetto e a lottare per arrivare in finale di Champions League. Lautaro garantisce i gol, Thuram è la sua spalla ideale, il gioco che propone il mio amico Simone Inzaghi è perfetto per le caratteristiche degli elementi che a disposizione. L’Inter, in Italia, è di gran lunga la squadra più completa e più esperta”.

Somiglia a qualcuno del passato?: “Difficile paragonare giocatori di epoche diverse, però credo che Lautaro sia un mix di alcuni attaccanti argentini. Ad esempio, in area è micidiale come Aguero. In acrobazia, lo ammetto, mi rivedo in lui, anche se lui deve migliorare nei colpi di tacco… Di testa è forte come lo era Batistuta, anche se non ha la stessa potenza. E poi è rapido, quando parte in contropiede, e il pallone non glielo porti mica via… Chiedete a un difensore se preferisce marcare Lautaro o Lukaku, e sentiamo la risposta…”.

Sulle difficoltà incontrate quest’anno:  “Ci sta che un attaccante, pur bravo come Lautaro, possa attraversare un periodo in cui segna con minore frequenza. Ma ciò non vuole dire che bisogna criticarlo, perché criticare Lautaro sarebbe una bestemmia. Lui è un vero trascinatore, sia nell’Inter sia in nazionale. Ha acquisito una sicurezza nei propri mezzi che gli consente di guidare i compagni, di fare quei movimenti che sono utili alla squadra per lo sviluppo della manovra. Non bada soltanto al gol, alla soddisfazione personale, pensa anche al collettivo. È un attaccante moderno”.

 

Foto: twitter crespo