Cristiano Ronaldo: “Siamo in un girone durissimo. Vogliamo partire bene”

Categorie: Top News
Conferenza stampa in casa Portogallo alla vigilia degli Europei. Insieme al CT Santos ha parlato anche la stella Cristiano Ronaldo che ha così presentato la gara con l'Ungheria (qui per leggere le parole sul suo futuro). Queste le sue parole: "Mi sento a mio agio nel giocare in attacco, al centro, a destra, a sinistra. Dove è meglio giocare per aiutare la squadra a vincere, non è cruciale la mia posizione ma vincere. A prescindere dal fatto che giochi o meno nella mia posizione preferita: finché vinciamo e riesco ad aiutare la mia squadra, mi piace giocare ovunque”. Quinto Europeo, un record: “Si è un bel record. Ma la cosa più importante sarà provare a vincere di nuovo gli Europei. Stiamo lavorando bene, sin dalla prima sessione di allenamento. Siamo tutti pronti e domani spero che potremo partire col piede giusto. È importante iniziare con una vittoria. La tifoseria sarà dalla loro parte, ma è bello giocare in uno stadio pieno: sono pronto”. Su Cancelo: “Se ci confrontiamo su qualcos’altro, ci distraiamo. È un peccato che Joao debba saltare il torneo, ma siamo tutti parti di una squadra. Basta parlare di Covid, ne siamo stanchi come tutti al mondo. Io l’ho dovuto affrontare, è una cosa molto triste, ma siamo concentrati sull’Europeo: sarà il primo per molti giocatori e niente ci può colpire”. Sull'Ungheria: “Noi siamo concentrati su di noi. Sappiamo che affronteremo una squadra molto organizzata e che giocherà in casa. Ma questo è il calcio. Se vogliamo vincere dovremo essere pronti per qualsiasi cosa succederà. Vogliamo partire col piede giusto”. Cosa significherebbe iniziare con una vittoria? “È sempre meglio partire con una vittoria. Ma se mi dite che perdendo domani vinceremmo gli Europei, allora sceglierei questa opzione. Comunque siamo pronti, a livello fisico ed emotivo. I nostri giocatori sono giovani, sono convinto che avremo un grande Europeo e che tutti i giocatori sono pronti”. Siete più forti o meno forti rispetto al 2016? “Non lo sappiamo ancora. È una squadra diversa, più giovane, soltanto giocando scopriremo se siamo più forti o meno. A livello personale, non sono lo stesso giocatore che ero otto, sei o cinque anni fa. Si cambia sempre, la cosa più intelligente per un calciatore è la capacità di adattarsi. Sono maturo, se uno vuole giocare per tanti anni deve sapersi adattare: i numeri parlano, dai 18 ai 36 anni mi sono sempre adattato alle situazioni che ho trovato e sono sempre riuscito a vincere, sia a livello individuale che di squadra. Penso di essermi sempre saputo adeguare alle novità, per tutta la mia carriera”. A Budapest è consentita il cento per cento della capienza dello stadio. “Penso che sia bellissimo, vorrei che ovunque si potrà giocare con tutto il pubblico allo stadio. Purtroppo non dipende da noi, sappiamo che la pandemia ha il suo peso, mi sarebbe piaciuto aver giocato in uno stadio pieno”. Foto: Twitter uff. Euro 2020