DA 1 A 10: E’ MONTOMILAN
01.04.2013 | 15:05
10 Cavani
Nella notte di super Dzemaili, entra lui – più veloce della luce – e spazza via qualsiasi resistenza del Toro. Anzi, lo prende per le corna e lo annichilisce. Come dare torto a chi sostiene che senza Edinson il Napoli viaggerebbe in seconda marcia?
9 QuagliaJuve
Fabio simili partite le interpreta con la fantasia degli artisti. E come tutti gli artisti lascia il segno alla prima occasione. Un gol bellissimo e un assist da videoteca a colori. Sembra un biglietto da visita per trovare spazio all’Allianz Arena.
8 Montolivo e Sannino
Ricky ormai è MontoMilan. Con tanti saluti a quelli che avevano criticato, senza un perché, il suo arrivo in casa rossonera. Premesso che a parametro zero qualsiasi affare va giustificato, se poi riesci a prendere un centrocampista in fase di crescita, dal talento indiscutibile, l’operazione è da applausi. L’allenatore del Palermo lavora in primavera come se fosse autunno: con entusiasmo e dimenticando gli sgarbi ricevuti.
7 Amauri e Pinilla
Com’è bello andare in bicicletta, il sabato di Pasqua, se a guidare c’è questo ragazzo italo-brasiliano dalle eccellenti doti tecniche. Il Parma se lo tenga stretto. Mauricio principe del gossip dimostra di esserlo anche in campo: in fondo il Cagliari lo paga bene per quel motivo.
6 Puggioni
Bersagliato da qualche critica (ingenerosa) dopo Chievo-Milan, bisognerebbe invece distribuire complimenti. Ha resistito con onore al bombardamento made in Balotelli.
5 Cerci
Troppo insipido, stavolta. Soltanto il miglior Alessio avrebbe potuto creare nuovi e definitivi problemi al Napoli. Una macchia che non può cancellare le straordinarie cose evidenziate fin qui.
4 Andreazzoli
Per sentirsi l’allenatore in pectore della Roma anche in vista della prossima stagione dovrebbe evitare figuracce come quella di Palermo. Una prestazione degna dell’anti-calcio più assoluto e che ti fa perdere un milione di punti.
3 I telecronisti tifosi
Ce ne sono ancora troppi, in giro. Siccome paghi – ogni mese – vorresti totale imparzialità. E lo stesso timbro di voce se il gol lo segna la squadra del cuore, oppure l’odiata avversaria. Chiediamo troppo? Probabilmente sì, purtroppo.
2 Pescara
Adesso è chiara per tutti la storia del pulmino di fine agosto. Anche per quelli che fingevano di non capire e che preferivano insultare. Un pulmino ricco di stranieri che ad aprile parlano lingue diverse. Una difesa costruita alla larga dalla logica. Dispiace per Bucchi che imbarcherà acqua: queste sconfitte resteranno purtroppo nel suo giovane curriculum di allenatore.
1 Cambiasso
Caro Esteban, sappiamo che può succedere. Ovvero, perdere la testa per un raptus. Ma quell’entrataccia su Giovinco è pazzesca. Riguardala, ogni tanto. E te ne renderai conto…