Da campione del Mondo a capitano dentro e fuori dal campo: Lautaro è diventato il simbolo dell’Inter
Chiamatelo pure capitan
Lautaro. Da quando è tornato a Milano dopo la vittoria con la sua
Argentina al Mondiale in Qatar, il
Toro Martinez è diventato ancora di più leader dell'
Inter di Simone
Inzaghi. La telenovela di mercato, chiusa con il suo passaggio ormai annunciato al
Psg a fine stagione, ha depotenziato il ruolo di
Skriniar nell'ambiente nerazzurro, fino a gennaio capitano in campo complice lo status da panchinaro di
Handanovic. Il numero 10 non ha sprecato l'occasione e, oltre ad ereditare la fascia sul proprio braccio, è diventato l'immagine dell'Inter dentro e fuori dal campo. Tanti gol segnati da gennaio in poi, tra cui quello realizzato contro il
Milan nella vittoria della Supercoppa a Riyad, la solita
garra che lo contraddistingue, ma ciò che ha colpito i tifosi dell'Inter è il suo atteggiamento di protezione verso la squadra. Dopo la sconfitta contro il
Bologna non ha perso tempo per metterci la faccia e chiedere scusa per la sconfitta, oltre a promettere un maggiore impegno nelle successive gare di stagione. Poi il gesto dell'indicare
Dumfries, beccato da una parte di San Siro fino a quel momento, dopo l'assist fornito per il 2-0 realizzato contro il
Lecce. La standing ovation dello stadio alla sua uscita testimonia il forte legame che si è instaurato tra tifosi e giocatore. La vittoria della Coppa del Mondo, non da assoluto protagonista come avrebbe voluto, ha fatto maturare Lautaro. È a lui che sono aggrappate le speranze del presente e del futuro dell'Inter. Foto: Instagram Lautaro Martinez