Da pupillo di Zidane alla consacrazione col Dortmund: ecco Hakimi, la freccia marocchina in orbita Inter
26.06.2020 | 17:25
Hakimi e l’Inter, dai chiari indizi spagnoli a una corsia di sorpasso sulla folta concorrenza assolutamente spianata. In mattinata l’anticipazione (giusta) di El Chiringuito, poi le conferme: il laterale marocchino classe 1998, uno dei più forti in circolazione, è a pochi passi dall’Inter. Grande protagonista con il Dortmund, Hakimi è un perfetto interprete per il 3-5-2 per la sua predisposizione a cercare gol e assist con una facilità impressionante. E i numeri sono tutti dalla sua: nelle 40 presenze stagionali tra Champions e Bundesliga, il marocchino ha realizzato ben 9 gol e 10 assist. L’estate scorsa, il Madrid e il Dortmund hanno concordato il rinnovo del prestito di Hakimi, reduce da una prima positiva annata in Bundesliga con 28 presenze, 3 gol e 7 assist. Ora, dopo una seconda stagione da urlo, il talento 22enne si appresta ad iniziare una nuova ed entusiasmante avventura. L’Inter ha individuato in lui il rinforzo ideale per la corsia destra, il pendolino giusto per mandare in brodo di giuggiole i fan nerazzurri e in tilt gli avversari. Su quella fascia, aumenteranno inevitabilmente assist e gol, ci saranno dribbling ubriacanti e non soltanto. Nato a Madrid il 4 novembre del 1998 da genitori di origine marocchina, Hakimi viene notato nel 2005 dal Deportivo Colonia Ofigevi, società che lo aggrega subito all’interno del proprio settore giovanile dove ci resta solo per un anno perché, nell’estate del 2006, arriva l’inaspettata quanto irrinunciabile chiamata del Real Madrid. I Blancos non ci pensano due volte e lo inseriscono nella propria prolifica Cantera. Il terzino destro non delude affatto le attese, lavora duramente in allenamento e la domenica sfoggia le sue evidentissime qualità: corsa, gamba, qualità, spinta in fase di possesso, senso della posizione e spirito di sacrificio. Quello che sorprende di più gli addetti ai lavori è la sconfinata personalità con la quale scende in campo, decisamente fuori dal comune a quell’età. Gli anni passano e Hakimi viene puntualmente riconfermato e promosso nelle varie formazioni giovanili, le sue prestazioni convincono tutti e ormai ci sono pochi dubbi sulle sue capacità. Poi, dopo 10 anni di settore giovanile, nel 2016 viene inserito dall’allenatore Santiago Solari nella rosa del Real Madrid Castilla, squadra militante in Segunda Division. L’esordio tra i professionisti giunge il 20 agosto in occasione della vittoria interna contro la Real Sociedad B per 3-2. Il 25 settembre successivo trova anche la sua prima rete tra i grandi nella trasferta contro il Fuenlabrada, gara terminata 1-1. La stagione si conclude con un bottino di 28 presenze e 1 centro personale. Numeri e statistiche che suscitano l’interesse di Zinedine Zidane, tecnico delle Merengues, il quale lo osserva, successivamente lo aggrega in prima squadra e, dopo avergli fatto assaggiare l’aria dello spogliatoio, decide di farlo esordire in Liga spagnola: è il 1° ottobre 2017 e Hakimi vede il suo sogno realizzarsi, il giorno del tanto atteso debutto arriva in occasione della vittoria ottenuta al “Santiago Bernabeu” contro l’Espanyol per 2-0. Hakimi gioca dal primo minuto, non delude le aspettative e resta in campo fino al termine dell’incontro. Per Zidane, una volta svezzato, il giovane è ormai pronto a dare il proprio contributo alla causa Blancos e lo getta nella mischia con regolarità. A fine anno saranno 17 le presenze totali, con 2 reti e un assist. Nella stagione scorsa, il Real decide però di non puntare subito su Hakimi e lo gira in prestito al Borussia Dortmund, con cui colleziona 28 gettoni, 3 reti e 7 assist vincenti. Numeri importanti che gli valgono come la definitiva consacrazione e che hanno spinto il club tedesco a rinnovare il prestito anche per la stagione in corso. Il resto è storia recente, con l’Inter uscita allo scoperto per assicurarsi le prestazioni della freccia marocchina, sempre più destinato a una carriera da top.
Foto: Twitter ufficiale Champions League