Da Trap, a Lippi ad Allegri: i grandi ritorni alla Juve spesso hanno significato successo

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Massimiliano Allegri è tornato ufficialmente alla Juventus dopo 2 anni. Non è la prima volta che succede nella storia della Juve, ovviamente non alle cifre con cui si è fatto il nuovo matrimonio. Sono diversi gli esempi di ritorni in casa Juve, da Parola, a Trapattoni a quello di Marcello Lippi, più recente. Ritorni che spesso hanno significato anche successi. Partendo da Marello Lippi, l'ultimo esempio di ritorni in casa juventina. Il toscano di Viareggio, era stato tecnico dei bianconeri dal ’94 al ’99, quando vinse tre scudetti e una Champions League nel 1996 (l'ultima della storia bianconera), perdendo anche due finali. Tornato a Torino dal 2001 al 2004, mise in bacheca altri due titoli nazionali e portò la Vecchia Signora alla finale di Champions del 2003, quella di Manchester tutta italiana con il Milan. Andando più indietro, troviamo anche il nome di Giovanni Trapattoni che guidò i bianconeri dal ’76 al 1986, in uno dei cicli più fortunati e vincenti nella storia del nostro calcio. Il Trap vinse tutto, anche la Coppa Campioni nella triste serata dell'Heysel. Poi passò all'Inter, in tempo per vincere lo scudetto dei record del 1989-90. Richiamato alla Juve dal ’91 al ’94, non riuscì a vincere un altro scudetto (ben sei nella prima avventura bianconera), ma in compenso trascinò Madama alla conquista della seconda Coppa UEFA della sua storia nel 1993, per poi dare spazio a Maifredi e poi Lippi. Terzo esempio, quello di un altro grande come Carlo Parola, che fu addirittura protagonista tre volte sulla panchina della Juve. Dopo i due scudetti vinti nel 1960 e nel 1961, l’autore della rovesciata più celebre d’Italia tornò in sella a metà anni Settanta, quando vinse un altro scudetto, il terzo della sua carriera da allenatore, il sedicesimo in quello della Juve. I cavalli di ritorno, in casa bianconera, funzionano a quanto pare, ora vedremo se anche quello dal corto muso di Allegri sarà ancora vincente.