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Da Vieri a Candreva passando per Stankovic: Inter-Lazio e gli intrecci di mercato

30.12.2017 | 00:10

Inter-Lazio

Nella 19esima giornata di Serie A fari puntati inevitabilmente su Inter-Lazio, indiscusso big match dell’ultimo turno del girone d’andata. A San Siro andrà in scena una sfida ricca di significati, nonché di vitale importante per entrambe le compagini, impegnate nella corsa al quarto posto che vale il pass per la prossima Champions League. Sarà una gara particolarmente insidiosa per i nerazzurri di Spalletti, chiamati a reagire con forza dopo le tre sconfitte consecutive maturate tra campionato e Coppa Italia. Per la Lazio di Inzaghi, invece, si tratterà di un ulteriore banco di prova per rimarcare le proprie ambizioni di classifica: attualmente i biancocelesti in graduatoria hanno appena 4 punti in meno rispetto alla Beneamata, ma con una partita da recuperare.

Inter-Lazio, come detto, sarà un incrocio ricco di significati, non soltanto per il gemellaggio che intercorre tra le due tifoserie dagli anni ’80, ma anche per il forte consolidamento di un asse di mercato, con diversi giocatori che hanno scritto la storia recente di questi club e che hanno vestito entrambe le maglie consecutivamente. In principio fu Ruben Sosa ad inaugurare questa tradizione di calciomercato. Era l’estate del ’92 quando il gioiello uruguaiano passò dalla Lazio all’Inter, riuscendo a rimanere un idolo di entrambe le tifoserie. Ma è sotto le presidenze di Moratti e Cragnotti che l’asse di mercato subì una grande accelerata: il colpo milionario, da Roma a Milano, fu quello di Christian Vieri. Acquistato dai biancocelesti nell’estate del 1998 per 55 miliardi di lire dall’Atletico Madrid, e venduto un anno dopo alla società di Moratti per 90 miliardi, una cifra record per quei tempi. Un anno dopo toccò a Hernan Crespo ripercorrere la stessa strada di Bobo: un campionato, però, pieno di infortuni, prima di passare al Chelsea, poi al Milan, ancora Londra e infine il ritorno in nerazzurro per tre stagioni più fortunate. Prima di Vieri e Crespo, però, va ricordato anche il trasferimento di Aron Winter nel 1996. L’olandese, dopo 4 annate con la Lazio, si trasferì a Milano per dare nuove energie ad una squadra con la quale vinse la Coppa Uefa nel 1998.

Nel gennaio 2004 l’Inter piazzò un altro grande colpo in entrata proveniente dalla Lazio, assicurandosi il cartellino di Dejan Stankovic e battendo la forte concorrenza della Juventus. Il centrocampista serbo non deluse le attese e all’ombra del Duomo conquistò tutto quello che c’era da conquistare nelle stagioni successive. Due anni dopo, sempre nella sessione di riparazione, fu il turno di un vero e proprio pallino proprio di Roberto Mancini (altro grande ex della sfida, seppur da tecnico): dopo una lunghissima trattativa, l’Inter riuscì a strappare a Lotito il brasiliano Cesar, nonostante la sua esperienza a San Siro non fu certo indimenticabile. Un altro chiacchieratissimo trasferimento fu quello di Goran Pandev, l’unico a percorrere la strada Milano-Roma andata e ritorno: ceduto dai nerazzurri alla Lazio nel lontano 2004 quando era solo una promessa della Primavera, dopo una lunga battaglia legale con Lotito, nel gennaio del 2010 il macedone tornò all’Inter e diventò il rinforzo invernale della seconda annata di Mourinho. L’arrivo di Pandev risultò decisivo per la stagione della Beneamata, che si concluse con il prestigioso Triplete. Negli ultimi venti anni non vanno dimenticati neppure i vari Mihajlovic, Favalli, Simeone, Faraoni, Conceição, Colonnese, Peruzzi, Ballotta, Jimenez e Cruz: tutti hanno percorso Roma-Milano e viceversa in infiammate trattative di mercato. Nelle recenti stagioni l’asse Inter-Lazio si è dimostrato meno remunerativo rispetto alla sua storia, quanto meno dalla sponda nerazzurra. Dopo aver fallito il tentativo di rilanciare Mauro Zarate, in prestito per una stagione senza esercitare il riscatto, Hernanes resta la più cocente delusione di questa tradizione di mercato. Primo acquisto dell’era Thohir, il Profeta doveva essere il grande colpo per rilanciare l’Inter di Mazzarri ma ben presto si trasformò in un vero e proprio flop. E arriviamo ad Antonio Candreva, ultimo in ordine di tempo e acquisto di punta dell’Inter targata Suning: dopo quattro stagioni e mezzo all’ombra dell’Olimpico, impreziosite da 192 presenze complessive e ben 45 reti, l’esterno classe ’87 durante l’estate 2016 passa in nerazzurro per circa 25 milioni di euro, diventando ben presto un elemento chiave nello scacchiere dell’Inter.

 

 

Foto: collage zimbio