Ultimo aggiornamento: mercoledi' 18 dicembre 2024 11:37

DAGLI SCACCHI AL BARÇA: ECCO QUIQUE SETIEN, LA BESTIA NERA DI ZIDANE

15.01.2020 | 14:25

Il Barça riparte da Quique Setien. Il club catalano ha esonerato Ernesto Valverde, fatale la sconfitta di rimonta in semifinale di Supercoppa di Spagna contro l’Atletico Madrid di Simeone. Sulla panchina blaugrana arriva dunque Setien, 61 anni, ex allenatore del Real Betis fino alla scorsa stagione, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2022. Valverde dice addio al Barcellona dopo un’esperienza di due anni e mezzo: arrivato nell’estate 2017, “El Txingurri” (ovvero “la formica” in basco, soprannome che gli diede Javier Clemente, leggendario allenatore dell’Athletic) all’ombra del Camp Nou ha collezionato 145 partite complessive con 97 vittorie, 32 pareggi e 16 sconfitte. 340 i gol fatti, 127 quelli subiti. Due successi in Liga, ma in bacheca sono finite anche una Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna. Ma non è tutto: con lui in panchina, il Barça ha inanellato il record di 43 partite consecutive in campionato senza perdere (comprese le ultime 7 gare sotto la gestione Luis Enrique). Non vanno dimenticate, però, le disfatte che hanno fatto storcere il naso alla dirigenza catalana: le clamorose rimonte subite in Champions contro la Roma (3-0 nel 2018) e contro il Liverpool (l’incredibile 4-0 dello scorso maggio). Adesso inizia la nuova era targata Quique Setien.

Una carriera passata nella provincia del calcio spagnolo, ora ecco la grande occasione della sua carriera: ex centrocampista centrale, Setien si è sempre detto un seguace della leggenda del Barcellona Johan Cruijff (“Avrei dato un mignolo per giocare con Johan Cruijff”, ha detto una volta riferendosi al suo modello calcistico), e chiede alle sue squadre di praticare un calcio basato sul possesso palla, ormai diventato un marchio di fabbrica dei blaugrana. Da giocatore era un 10, molto tecnico e abile con la palla tra i piedi, ha vestito le maglie di Racing Santander, Atletico Madrid, Logrones e Levante, giocando anche tre partite con la nazionale spagnola e facendo parte della lista dei convocati per il Mondiale 1986. Contro il Barcellona, affrontato 22 volte da calciatore, ha anche segnato due gol. La carriera in panchina è iniziata nel 2001, nella sua Santander dove è noto con il soprannome di “El maestro”.Prima esperienza e promozione dalla Segunda Division alla Liga. Poi le esperienze con la Polisportiva Ejido, Equatorial Guinea, Logrones, Las Palmas. Qui si afferma conquistando l’undicesimo posto nella stagione 2015/2016, quattordicesimo nell’annata successiva. Le sue qualità non passano inosservate, alla fine è il Betis che se lo porta a casa. A Siviglia, sponda biancoverde, rileva una squadra che arriva da una stentata salvezza, lui rilancia Joaquin, Bartra e Guardado e la rivelazione Fabian Ruiz, oggi al Napoli, chiude la prima annata con un record: il sesto posto in Liga e la qualificazione in Europa League, quella successiva termina in decima posizione con 50 punti. Ma al termine della passata stagione, le strade di Setien e del Betis si dividono.

Oltre al Barça di Cruijff, c’è però un’altra passione che condiziona la vita di Setien: gli scacchi, sport che ama al punto da aver dichiarato di divertirsi di più in questo sport che a guardare il calcio. La sua filosofia in campo è chiarissima: recupero palla immediatamente dopo averla persa (il “Gegenpressing”), occupazione del campo in tutta la sua ampiezza, costruzione bassa insistita, linea difensiva alta, formazione continua di triangoli e rombi in fase di possesso palla. “Se hai la palla, nessuno ti farà gol, a meno che tu non la punti verso la tua porta”, ha dichiarato lo stesso Setien in un’intervista di poco tempo fa. Una curiosità: Quique Setien ha sconfitto per due volte Zinedine Zidane alla guida del Real Madrid. Attenzione al primo marzo, dunque, quando i Blancos sfideranno il Barcellona al Santiago Bernabeu. Ma intanto, Setien avrà l’arduo compito di riportare il Barcellona lì dove ha raggiunto il suo apice più splendente. Le premesse per un matrimonio vincente ci sono tutte.

Foto: sito ufficiale Barcellona