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Dai dubbi estivi all’esordio con la Celeste: Bentancur in fase di decollo, grazie ad Allegri e…Tevez

07.10.2017 | 00:10

La Juve lo ha fatto suo per 9,5 milioni di euro più bonus, nelle casse del Boca (al di là del milione di opzione) finirà anche il 50% di un’eventuale futura vendita. E oggi Rodrigo Bentancur è in copertina: ne è passata di acqua sotto i ponti da quando la Vecchia Signora doveva sciogliere i dubbi sul suo immediato tesseramento. Non a caso il deposito del contratto sul sito della Lega ai primi di luglio ancora non risultava, sebbene l’ufficialità della firma – con tanto di foto – fosse arrivata addirittura il 21 aprile. Un ritardo che aveva alimentato diversi rumors, perché anche se ufficialmente il calciomercato apriva i battenti il primo luglio già nei mesi precedenti era possibile depositare gli accordi relativi ad operazioni già chiuse: ad esempio l’Inter consegnò la documentazione relativa all’acquisto di Padelli – a parametro zero dal Torino – il 29 maggio. La Juve si prese un po’ di tempo in più, magari valutò l’ipotesi di “parcheggiare” Rodrigo per un anno: riflessioni legittime dal momento che l’uruguaiano, appena ventenne, avrebbe occupato uno dei due slot da extracomunitario, l’altro alla fine è stato destinato a Douglas Costa. Ma il tempo sta dando pienamente ragione a Marotta e Paratici, bravi prima a strappare al Boca l’opzione per Bentancur nell’ambito dell’operazione Tevez (gli altri giovani in ballo erano la meteora Vadalà, Cubas e Cristaldo) e poi,  dopo aver appunto valutato l’adattabilità immediata del ragazzo all’idea di calcio di Allegri, a procedere all’esercizio del diritto di opzione. E il diretto interessato sta ripagando appieno la fiducia. Calatosi subito nella nuova realtà, con una maglia pesantissima indosso, Rodrigo ci ha messo pochissimo a guadagnarsi la stima di Max, che non a caso gli ha regalato il debutto da titolare (dopo 2 spezzoni in campionato) in quel del Camp Nou, all’esordio in Champions contro il Barcellona. Conoscendo le linee guida del tecnico bianconero nella gestione dei nuovi, specie se giovani, se non lo avesse reputato pronto sotto ogni punto di vista, anziché rischiare di bruciarlo avrebbe piuttosto adattato Szczesny a centrocampo. È vero che Bentancur ha anche sfruttato le contingenze, il riferimento è ai problemi fisici che dall’inizio della stagione hanno attanagliato Khedira, Marchisio e da ultimo Pjanic, ma è altrettanto vero che quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene, al punto da meritarsi anche la prima apparizione con la Nazionale maggiore dell’Uruguay, la scorsa notte contro il Venezuela, con allegato plauso di Tabarez negli spogliatoi. Dai dubbi estivi all’esordio con la Celeste: Bentancur in fase di decollo, grazie ad Allegri e…Tevez.