DAL DIMENTICATOIO ALLA GLORIA: MICHY BATSHUAYI, L’EROE BLUES
Il
Chelsea di
Antonio Conte è campione d’Inghilterra per la sesta volta nella sua storia. I
Blues espugnano con sofferenza il campo del
West Bromwich nell’anticipo della 37esima giornata di Premier League e si portano a dieci lunghezze di vantaggio sul Tottenham secondo, laureandosi matematicamente campioni con due turni d'anticipo. Al
'The Hawthorns', conto i
baggies di Tony Pulis, la differenza l’ha fatta al 37’ della ripresa la rete del neo entrato
Michy Batshuayi, autore dell'1-0 finale con una zampata sotto porta. L'attaccante belga, che non segnava della seconda giornata di campionato, è il protagonista assoluto della festa
Chelsea. Una storia incredibile, quella di Batshuayi, passato nel giro di pochi giorni dal dimenticatoio a eroe del popolo
Blues.
Michy Batshuayi ha origini congolesi, ma è nato a Bruxelles, il 16 febbraio 1993. E’ cresciuto nelle giovanili dell’
Evere, poi
Schaarbeek,
Brussels,
Anderlecht e nel 2008 approda allo
Standard Liegi. Con quest’ultimo club ha fatto il suo esordio in prima squadra nel 2010/11, era il 20 febbraio, a 18 anni appena compiuti, nella gara persa per 4-1 contro il KAA Gent. Sei reti nel 2011/2012, sette in quella successiva, la carriera di Batshuayi è sempre andata in crescendo, sino all’esplosione tra il 2013 e il 2014: l'attaccante belga mette a segno la bellezza di 35 gol in due stagioni, diventando l'uomo copertina dello Standard. Dotato di un destro molto preciso e potente, l'ex Anderlecht è un centravanti molto rapido e vede la porta con costanza. Grazie al suo fisico possente, riesce a difendere splendidamente la palla, mostrando anche un'ottima tecnica di base, come una prima punta moderna, che abbina potenza e importanti doti tecniche e atletiche. Molto reattivo, calcia quasi indifferentemente con entrambi i piedi, caratteristica che gli permette di non dare punti di riferimento agli avversari quando conclude a rete. Senza dimenticare il cinismo e la freddezza degni di un veterano, che gli consentono di realizzare gol in qualsiasi situazione. Le sue brillanti prestazioni con la maglia dello Standard Liegi convincono il
Marsiglia a puntare su di lui e nell'estate del 2014 il club francese decide di investire circa 7 milioni di euro per il cartellino del classe '93. Mai scelta fu più azzeccata. Nei due anni in terra transalpina, Batshuayi confeziona 33 gol in 78 presenze, per poi esser ceduto al
Chelsea per la cifra monstre di 39 milioni di euro nell'estate 2016. La partenza nel campionato inglese è stata micidiale: assist nell'esordio vincente contro il
West Ham, gol alla seconda giornata di Premier nel 2-1 rifilato al
Watford. Tutto lasciava presagire alla definitiva consacrazione del bomber belga anche in terra londinese, ma ben presto lo scenario ha cambiato decisamente aspetto. Da quel momento il 23enne di origini congolesi è sceso in campo appena 111 minuti complessivi in Premier League, senza mai trovare la via del gol. Soltanto scampoli di partita e un ruolo da comprimario che si è ben presto trasformato in un fardello alquanto ingombrante. Poi ecco la chance della vita, l'occasione per salire sul trono degli eroi in maglia
Blues: al minuto 76 nel match chiave contro il West Brom,
Antonio Conte guarda la sua panchina e chiama Michy Batshuayi. Proprio lui, che nell'intero girone di ritorno aveva collezionato appena 34 minuti di gioco. L'attaccante è incredulo, sembra dire
"Devo entrare proprio io?". Fuori Pedro, dentro l'ex Marsiglia, colui che diventerà di lì a poco l'uomo copertina della notte magica per il
Chelsea. Subentrato in campo al 76', Batshuayi ci impiaga solo sei minuti per bucare la porta dei
baggies, regalando la vittoria alla banda di Conte con tanto di titolo in allegato.
"E' fantastico, davvero incredibile. Non è stato facile, ho avuto l'occasione da gol, è stato bellissimo e ora possiamo condividere una grandissima gioia", ha dichiarato il belga nel post partita, mostrando tutta la sua gioia e commozione. Un gol che vale una Premier, che pesa come un macigno nelle sorti del campionato inglese. E per
Batshuayi ha anche il sapore speciale della liberazione. Dal dimenticatoio alla gloria, a volte il passo è breve. Per maggiori informazioni, chiedere a Michy Batshuayi.
Foto: Twitter personale Batshuay