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DAL FALLIMENTO ABRUZZESE ALL’ESPLOSIONE IN SLOVENIA: LA NUOVA VITA DI ANTE VUKUSIC

15.11.2019 | 14:04

Resuscitare, nel mondo del calcio, è possibile. Passare da stagioni di anonimato totale, di difficoltà, di panchine ed occasioni sprecate, a annate magiche.

È il caso di Ante Vukusic. Potenziale craque del calcio croato, fino ad essere inserito, nel 2010, nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balón. Punta veloce e tecnica, cresce nel settore giovanile dell’Hajduk Spalato che lo lancia e gli vede spiccare il grande salto nel calcio italiano.

Nel 2012, infatti, dopo 86 presenze e 34 reti con i croati, è il Pescara a crederci, forte anche di una rete di Ante in un preliminare di Europa League contro l’Inter. In Abruzzo, però, le cose non vanno benissimo e Vukusic, in Serie A, segna solamente 1 gol in 22 presenze. Il Delfino, che nel corso della stagione lo mette ai margini, retrocede a fine stagione, segnando l’inizio di un peregrinare del calciatore fra Svizzera e Germania.

La svolta arriva nel 2019, quando arriva la firma con l’Olimpia Lubiana. In Slovenia, Ante rinasce, riscoprendo la sacra arte che ogni attaccante della storia cerca sempre di affinare, quella del gol. Con i bianco-verdi ne arrivano 10 in 14 presenze. È una rinascita vera e propria, la scintilla di un riscatto tanto atteso quanto difficilmente, per certi versi, sperato.

E chissà, magari, che non si ripresenti l’occasione di tornare a brillare anche nel Belpaese.