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DAL MIRACOLO MAINZ AL SOGNO CHAMPIONS TARGATO PSG: TUCHEL, LO SCIENZIATO DEL CALCIO

15.05.2018 | 13:00

Il Paris Saint-Germain parlerà tedesco. Almeno in panchina. Dopo Unai Emery, inizia l’era di Thomas Tuchel: l’ex tecnico del Borussia Dortmund è stato nominato per due anni alla guida del club transalpino. Una nuova scommessa per una squadra che ha come primo obiettivo alzare la Coppa dalle grandi orecchie. E’ questa la missione prioritaria del 44enne teutonico, segnalato a Doha dal console qatariota in Germania, che ieri, secondo i media tedeschi, ha incontrato anche Neymar a Parigi. Un appuntamento cruciale perché Tuchel non potrà prescindere dall’asso brasiliano che non ha mai avuto feeling con il predecessore. In ogni caso, il Psg di Tuchel potrebbe somigliare molto al Manchester City di Guardiola, uno dei modelli del tedesco che valorizza un gioco di possesso palla, di costruzione dalle retrovie per colpire l’avversario dopo una manovra corale. In contrapposizione con le idee di Emery che invece ha tentato di imporre a Parigi un gioco verticalizzante, senza mai riuscirci.

Non a caso, Thomas Tuchel in Germania è stato soprannominato dalla stampa “lo scienziato del calcio”, per il modo di esporre i suoi concetti e per la sua formazione. Da ragazzo ha studiato fisioterapia e scienze motorie e sportive, conseguendo poi la laurea in economia aziendale occupandosi poi di studi sulla nutrizione, sul cervello e sull’apprendimento umano. Quando già allenava ha collaborato per un periodo di tempo con il professor Wolfgang Schöllhorn, un neuroscienziato, studioso dell’apprendimento differenziale. La sua cultura scientifica gli ha permesso di vedere il calcio da una prospettiva diversa, di avere un approccio multidisciplinare e di cercare sempre nuove idee per migliorare gli allenamenti e il gioco della sua squadra ispirandosi anche da altri sport come il basket e la pallavolo per migliorare la sua metodologia. Dopo una breve carriera da calciatore interrotta per infortunio, inizia ad allenare nel 2000, nelle giovanile dello Stoccarda, qui rimane per cinque stagioni e passa poi al settore giovanile del Augsburg, dopo due anni passa al Mainz, e dopo un primo anno alla giuda della squadra giovanile viene nominato allenatore della prima squadra appena promossa in Bundesliga. Alla guida del Mainz compie dei veri miracoli sportivi, riuscendo a portare la squadra addirittura due volte in Europa League, con un quinto posto nel 2011, e rimane fino alla stagione 2013/14 quando decide di prendersi un anno sabbatico, un anno che passerà a studiare calcio e tattica. Ad aprile 2015, con il campionato ancora in corsa, viene annunciato come prossimo allenatore del Borussia Dortmund, e sostituisce dopo sette anni Jurgen Klopp. La prima stagione di Tuchel a Dortmund si è conclusa con un secondo posto in campionato e una finale di coppa di Germania persa solo ai calci di rigori contro il Bayern Monaco di Pep Guardiola, regalando per tutta l’annata lampi di grande calcio. Nella stagione successiva chiude la Bundesliga al terzo posto e vince il suo primo trofeo in carriera: la Coppa di Germania, battendo in finale l’Eintracht Francoforte. Ma pochi giorni dopo, il 30 maggio 2017, la società annuncia l’interruzione del rapporto con l’allenatore. Ora, per Tuchel, reduce da un nuovo anno sabbatico, si aprono le porte del Psg.

Thomas Tuchel è uno stratega della tattica, muove giocatori come delle pedine il suo modulo preferito è il 4-1-4-1, ma sa essere molto flessibile tatticamente, conosce altri moduli da adattare in funzione dell’avversario, ama il possesso palla finalizzato alla ricerca superiorità numerica in diverse zone del campo attraverso i giochi di posizione. Il classe ’73 è molto maniacale anche nello studio degli avversari, passando ore e ore a visionare i video della squadra avversaria per capire punti deboli e i punti forti dei rivali, per poterli poi mettere in difficoltà tatticamente, preparando tutte le mosse come un giocatore di scacchi. Resta da capire se la filosofia di Tuchel si sposerà perfettamente con quella del Paris Saint-Germain: per lui la squadra deve essere la cosa più importante, il gruppo è al di sopra di tutto, non ci sono individualità e prime donne (occhio, dunque, alla situazione Neymar), ama giocatori duttili, intelligenti, capaci di ricoprire più posizioni sopratutto in attacco. Dai miracoli con il Mainz al sogno Champions targato Psg: Thomas Tuchel, lo scienziato del calcio, riparte dalla Francia.

 

Foto: Twitter ufficiale Psg